rotate-mobile
Cronaca

‘Insieme ai sacerdoti, insieme ai piu’ deboli’

NEL MESE PER IL SOSTENTAMENTO DEI SACERDOTI TORNA LA CAMPAGNA CEI 2014 DEDICATA ALLA MISSIONE DEI 26 MILA PRETI DIOCESANI.Come don Franco Lanzolla a Bari e don Vito Gaudioso ad Andria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

NEL MESE PER IL SOSTENTAMENTO DEI SACERDOTI TORNA LA CAMPAGNA CEI 2014 DEDICATA ALLA MISSIONE DEI 26 MILA PRETI DIOCESANI.Come don Franco Lanzolla a Bari e don Vito Gaudioso ad Andria

Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell'Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno, a partire dalla Giornata nazionale per il sostentamento del clero, domenica 23 novembre, torna la campagna della Cei-Conferenza episcopale italiana Insieme ai sacerdoti. Insieme ai più deboli.

Lo spot tv nazionale -dedicato all'opera di 4 parroci a favore degli ultimi e disponibile anche sul web www.insiemeaisacerdoti.it- fa da baricentro per una serie di iniziative territoriali a livello diocesano: eventi di piazza nelle 26 mila parrocchie italiane, diffusione nelle chiese e nelle case durante le benedizioni natalizie di locandine e pieghevoli informativi, fino agli appelli a donare pronunciati durante le celebrazioni, punteranno a sensibilizzare i fedeli italiani alla corresponsabilità economica verso i nostri sacerdoti diocesani, riferimento spirituale e materiale per un numero sempre più elevato di cittadini travolti dalla lunga recessione.

Tra i 36 mila preti diocesani sostenuti nella missione con le Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come don Franco Lanzolla, parroco della cattedrale di Bari, e come don Vito Gaudioso, parroco di Sant'Agostino, ad Andria.

"La parrocchia, nella sua mutua e reciproca relazione con il territorio, è il segno di una Chiesa che vive qui ed ora, in un luogo determinato e in un tempo preciso". Lo scriveva don Franco Lanzolla nel suo saggio 'Parrocchia di strada' (2007). Da parroco della cattedrale di Bari (14 mila abitanti), nella città vecchia, negli anni ha risposto con progetti pastorali per la gioventù e per i poveri alle grandi emergenze sociali del centro storico del capoluogo pugliese. "Qui vivono cittadini che fanno sentire ancora la bellezza delle tradizioni, gente di forte spiritualità e generosità. Ed è una comunità che adotta gli ultimi. La Chiesa si fa madre adottiva di tutti" spiega don Franco. La sua giornata tra i vicoli, i volontari, la gente comune, l'accoglienza degli emarginati nella mensa (150 pasti al giorno, 16 mila l'anno, per 12 etnie diverse presenti) e nel poliambulatorio parrocchiale (con 8 medici e infermieri volontari e servizio gratuito, anche per la distribuzione di medicinali) è in un video di due minuti, appena girato per la pagina Facebook 'Insieme ai sacerdoti'. https://youtu.be/ULYqRtzhP20

L'Italia in crisi riparte anche dalla riscoperta dell'agricoltura. Ne sono convinti parroci come don Vito Gaudioso, che così hanno creato posti di lavoro per i giovani, testimoniando la fiducia dove nulla fioriva e scrivendo storie di nuova evangelizzazione. «L'emergenza occupazione e la promozione del territorio ci hanno spinti ad 'inventare' il lavoro a partire dalla vocazione agricola della nostra terra» spiega don Gaudioso. Parroco e da un anno anche vicepresidente della cooperativa 'Sant'Agostino', che gestisce 4 ettari confiscati alla mafia, oggi assegnati a «Terre di Puglia-Libera Terra» di Mesagne (Brindisi). L'Orto sociale, con 14 soci (11 giovani e 2 adulti), è stato sostenuto con 15 mila euro dal progetto della Caritas diocesana 'Green Life'. «E rientra - spiega don Vito- nel programma pastorale «Dio educa il suo popolo'". I giovani coltivano prodotti autoctoni biologici, nel rispetto del clima e delle stagioni. Due ettari per colture invernali (dalle cime di rapa ai legumi, dagli spinaci alle ciliegie), uno per l'uliveto che produce olio con il marchio 'Libera'. Oggi la cooperativa parrocchiale vende anche a livello nazionale con grandi marchi bio, e dona parte del raccolto ai Centri ascolto Caritas e ai centri interparrocchiali, che sostengono circa 900 famiglie.

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L'Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della 'Chiesa-comunione' delineata dal Concilio Vaticano II. Le Offerte sono strumento di origine concordataria, al pari dell'8xmille. Dal 1984, con l'applicazione degli accordi di revisione del Concordato, i presbiteri sono affidati alle comunità per il sostentamento. Così le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell'obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che conta meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l'8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

L'8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa il 3% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all'8xmille. Ma il loro significato indica un'ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. L'Offerta oggi può essere donata con conto corrente postale, bonifico bancario, con un contributo diretto agli Istituti diocesani sostentamento clero e con carta di credito, anche attraverso il sito web www.insiemeaisacerdoti.it. I contributi così versati vengono inviati all'Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i circa 36 mila preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione.

Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo.

Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l'anno.

Info: www.insiemeaisacerdoti.it

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

‘Insieme ai sacerdoti, insieme ai piu’ deboli’

BariToday è in caricamento