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Cronaca

Intervista all'attrice Paola Sini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Ciao Paola, sappiamo che sei sempre in giro per lavoro , ma sappiamo poco di te, raccontaci chi è Paola Sini!
Bhe...che dire...sono una normalissima ragazza come tante altre...con le mie paure e le mie fragilità quotidiane...ma sono anche una che ha lottato contro ogni preconcetto e cliché per realizzare i suoi sogni e, anche se la strada a volte pare fin troppo tortuosa, rimboccarmi le maniche non è mai stato un problema...sono sarda, cocciuta e determinata!!!! Ma soprattutto amo sorridere, amo chi apprezza la vita, chi si rialza senza lamentarsi troppo!

Cosa ti ha spinto a intraprendere questa bella ma difficile carriera? e a lasciare la tua famiglia in Sardegna per realizzare il tuo sogno?
Sai quando ti guardi allo specchio e continui, ogni giorno, a dire a te stessa che non potresti mai fare altro se non quello che fai? Ecco, questo è quello che mi ha spinto a cercare la mia strada da sola, ovviamente col benestare della mia famiglia che per fortuna non ha mai dubitato delle mie capacità e ha sempre rispettato le mie attitudini. A volte, quando sono sul sesto treno della settimana, mi dico: "ma fare un lavoro normale no eh??"...e la risposta è sempre la stessa...:"Io sono esattamente quello che faccio...e non potrebbe essere diversamente!"

Come sono state le tue prime esperienze lavorative?
Come un barattolo di Nutella!!!! Più ci ficcavo le dita e più ne volevo!!!! E' stato un ritrovarmi nel grembo materno, con crisi cicliche, ma rigeneranti!

Quali sono i tuoi progetti imminenti?
La settimana prossima sarò a Genova per girare il corto Non C'è di Paolo Pisoni, dove interpreterò la moglie del protagonista, a metà dicembre presenterò insieme a Eraldo Turra e Giulia Montanarini il Gran Galà per la maratona Telethon e sono in onda, ogni martedì, col mio programma sulle tematiche relazionali, Love. Infine a Gennaio sarò in Calabria per il film Il silenzio prima del giorno, per la regia di Giorgio Molteni.

Tra i personaggi che hai interpretato qual'è quello al quale sei più legato? e quello che più rispecchia la tua vera personalità?
Francamente nessuno in particolare...io sono così sfaccettata che è difficile anche per me ricondurre un personaggio alla mia intima personalità. Forse l'ironia della dott.ssa Bianchessi in Tecniche di Seduzione può avere delle caratteristiche comuni anche a me, ma io resto comunque una romanticona nella vita...quindi direi che neanche lei mi rispecchia fino in fondo!

Lavori tra Bologna, Milano e Roma: in quale città ti vedi un domani?
A Roma di sicuro! E' una città magica, con colori e fascino unici, dove si respira un clima particolare...è la città dove la mia natura si esprime al meglio. Al momento il lavoro mi porta a viaggiare in continuazione, ma non escludo un trasferimento definitivo appena mi sarà possibile.

Tra il cinema, il teatro e la conduzione televisiva, dove ti senti più realizzata?
Bella domanda! Non saprei proprio! Mia madre dice sempre che sarà la vita a scegliere per me...e io francamente voglio crederle...e aspettare questa manna dal cielo...almeno per il gusto di sentirmi meno nomade! Cmq il cinema mi affascina tantissimo, mentre il teatro resta il mio primo amore. La tv invece è un mezzo di comunicazione efficace che, se usato con criterio, ha un grande potere educativo e sociale di massa.

Nel tuo programma Love affronti il problema delle relazioni private. Perché questa scelta?
Ad un certo punto della mia vita, dopo una storia lunga e sofferta, mi sono guardata intorno e ho riconosciuto un mondo completamente distante da quello che ogni bambina sogna da piccola: nessun principe azzurro e nessun cavallo bianco...Ecco, a me interessa capire dove sono andati a finire i sogni di tutti e cosa fare per ritrovarne almeno qualcuno!

Nel tuo curriculum c'è una grande importanza allo studio e all'uso della voce. Come mai?
Sono figlia del teatro povero, della Tragedia Greca, della catarsi vocale. Uno dei miei maestri, Matteo Belli, ha reso possibile il passaggio della parola letteraria in parola scenica e io mi sono completamente innamorata di questo modus operandi. La voce, che mi permette di lavorare a più livelli e in più ambiti, è diventata il mio tratto distintivo e credo che sia la cosa più bella che ho.

Lavoreresti in un film indipendente a basso budget?
Assolutamente si! Io sposo sempre il progetto perché desidero ardentemente continuare a fare questo lavoro per ciò che mi regala a livello emotivo, il cachet è sempre l'ultima cosa in scala d'importanza. Conosco registi e sceneggiatori bravissimi che aspettano la loro occasione in un mercato chiuso come quello della cinematografia italiana, che dà spazio solo a pochi e sempre agli stessi. E invece meriterebbero quanto e più di altri! Quindi certo, ne sarei felice!

Che tipo di personaggio e che tipo di film ti piacerebbe interpretare?
Una donna sposata! Sembra ridicolo, ma è un pensiero molto lontano da me in questo momento...eppure mi vedo un domani con una bella famigliola a seguito! Ecco, sarebbe una buona occasione per fare pratica sul campo!

Ami quello che fai?
Anche troppo!

Dai un consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questa carriera.
Studiare, studiare e studiare. E dopo essersi esaustivamente preparati, creare le condizioni giuste affinché qualcuno se ne renda conto! Ma soprattutto non essere mai a patto morale con se stessi: la libertà di dire no è sacrosanta.

Grazie Paola, in attesa di vederti presto all'opera, ti seguiremo in tutte le tue interpretazioni.

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