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Cronaca

Vecchi elettrodomestici accatastati in deposito senza autorizzazioni o riparati e rivenduti: denunciato commerciante

Denunciato dalla Polizia locale il titolare di una attività di vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche per deposito incontrollato anche di RAEE pericolosi e gestione illecita di rifiuti. Non risultava iscritto all’apposita sezione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Il  titolare di una attività di vendita di AEE domestici (apparecchiature elettriche ed elettroniche) è stato denunciato dalla Polizia locale di Bari perché risultato non iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la raccolta e trasporto di RAEE, mentre  all’interno del proprio esercizio commerciale e in un altro locale nelle vicinanze effettuava anche il deposito incontrollato anche di RAEE pericolosi, oltre all’attività di gestione illecita di rifiuti. 

In seguito ad indagini condotte anche con appostamenti, pedinamenti, verifiche documentali, il personale del Nucleo di polizia giudiziaria del Corpo ha riscontrato  che il titolare dell’attività commerciale, quale venditore di AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) domestici, non risultava essere iscritto all’apposita sezione dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali per la attività di raccolta e trasporto dei RAEE domestici come previsto dalla legge.

Nella parte retrostante all’area di vendita su una superficie complessiva di circa 40 mq gli agenti hanno rilevato la presenza di RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) costituiti da lavatrici, frigoriferi, forni a incasso, cucine, forni a microonde, numerosi componenti disassemblati e accatastati nonché attrezzi vari utilizzati per lo smontaggio. Inoltre in un locale vicino alla sede aziendale, delle dimensioni di circa 90 mq, utilizzato quale deposito di RAEE, gli agenti hanno accertato anche la presenza di un centinaio di lavatrici, una decina di frigoriferi, congelatori in gran parte già “cannibalizzati” (cioè privati di componenti essenziali per il loro eventuale riutilizzo) oltre a  numerosi componenti di apparecchiature già disassemblate e ben accatastate,  con l'ulteriore attrezzatura utilizzata per lo smontaggio dei componenti. I RAEE contenenti sostanze pericolose realizzavano di fatto un deposito incontrollato di rifiuti sia “pericolosi” che “non pericolosi” ed un’attività di gestione illecita di rifiuti. 

Gli agenti hanno accertato i vecchi elettrodomestici (di fatto dei Raee) ricevuti a fronte della cosiddetta vendita “uno contro uno”, prevista per legge, venivano invece disassemblati, e ove riparabili per le componenti guaste, posti nuovamente in vendita come “AEE usato”, anziché essere conferiti al centro di raccolta  che viene ordinariamente indicato dal consorzio RAEE, a seguito di Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. 

La ditta non risultava neppure in possesso del prescritto schedario con la numerazione progressiva conforme al modello di cui all’allegato I del DM 65/10, né dei documenti di trasporto conformi al modello di cui all’allegato II del DM 65/10, dai quali si potesse riscontrare il tragitto dell'elettrodomestico ritirato dal domicilio del consumatore alla destinazione finale che risultava  in definitiva essere sconosciuta. Posti sotto sequestro giudiziario sia il locale deposito che le tre aree site all’interno dell’esercizio commerciale. 

Infine a carico della ditta sono state contestate varie violazioni amministrative che prevedono sanzioni pecuniarie fino a 30mila euro in relazione a irregolarità riguardanti rifiuti pericolosi, e nei casi più gravi anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione da un mese a un anno dalla carica rivestita dal soggetto responsabile dell'infrazione e dalla carica di amministratore, tutte conseguenti alla mancanza dello schedario numerato di carico e scarico dei RAEE pericolosi (e non)  e dei documenti di trasporto dei RAEE ritirati presso il domicilio del consumatore-acquirente.

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