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Cronaca Japigia

"Isolati e senza servizi": Sant'Anna, il quartiere che cresce nel silenzio

Lentamente si sviluppa la nuova zona tra Japigia e Torre a Mare: mancano collegamenti stradali, mezzi pubblici e strutture sociali. L'unica attività aperta è un bar: "Siamo ottimisti - spiega una dipendente - stiamo meglio rispetto a qualche mese fa"

Scendendo dall'autobus, se nemmeno l'autista ti ha dato indicazioni chiare e precise, capisci quanto una zona sia dimenticata dal resto della città: "Sant'Anna? Ah, ho capito adesso, ma se prosegui su via Gentile dovrai camminare per due ore!" avverte, per fortuna esagerando, un anziano di Japigia. La passeggiata lungo la complanare dura una mezz'ora, prima di giungere al cantiere della rotatoria che porta lungo l'unica strada di collegamento verso il nuovo rione a sud di Bari.

Quartiere Sant'Anna tra cantieri e 'isolamento'

Il problema principale di Sant'Anna, quartiere di nuova costruzione a due passi dalla costa e non lontano da Torre a Mare, è proprio la mancanza di connessioni viarie e di mobilità col capoluogo. I bus promessi non ci sono ancora e bisogna arrangiarsi con un paio di linee da prendere sulla complanare, aspettando decine di minuti. Se non si ha un'auto, è finita. Lo sanno bene le migliaia di residenti che hanno acquistato un'abitazione nella zona. Strade ampie, case nuovissime: tanti giovani hanno messo su famiglia e investito sul proprio futuro. Senza sbagliare, crediamo, ma al momento Sant'Anna è un cantiere continuo. Percorrendo via Conenna, spina centrale del rione, si costeggia abitazioni in costruzione e altre complete, in un'atmosfera da deserto, mentre il vento sferza le strade. L'unico esercizio commerciale aperto, nel complesso abitativo che ricorda un serpente, è un bar: "Ci sentiamo un po' pionieri - afferma Monica, tra i proprietari della caffetteria - ma siamo fiduciosi. La zona ha bisogno di essere conosciuta. E' tranquilla e lentamente si sta popolando", non solo di coppie, ma anche di famiglie con professionisti. I prezzi delle case non sono neppure bassi e tutto ciò non facilita nemmeno l'apertura di nuove attività. Per fare la spesa, gli abitanti sono costretti ad arrivare fino a Japigia.

La situazione, comunque rispetto a mesi fa, è in leggero miglioramento. Non manca infatti l'illuminazione e tra qualche mese sarà completata la strada di connessione con una rotatoria. La sicurezza non sembra, a quanto pare, un problema I residenti però chiedono più attenzione da parte del Comune: "Notiamo - prosegue Monica - poca pulizia, soprattutto nelle zone dei cantieri. Paghiamo le tasse come tutti quanti. Ci piacerebbe anche essere collegati direttamente al mare, con un cavalcavia, in modo da arrivare direttamente in centro, in pochi minuti". Nel quartiere sorgeranno anche una chiesa e una scuola elementare, edifici base di cui si sente sempre più l'esigenza man mano che la popolazione aumenta: "Ci vuole coraggio - afferma con ottimismo la commerciante - e siamo convinti che in futuro, passo dopo passo, le cose miglioreranno. D'estate qui si sta bene e dalle nostre finestre si vede il mare". Ed è proprio la striscia verde-blu che taglia un plumbieo orizzonte invernale sembra essere l'ago della bussola tra la calma apparente di un quartiere ancora di fatto dormitorio e il resto della città, così lontano, così vicino.

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