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Cronaca

Nuova sede del Consiglio regionale a Japigia, entro il 2014 la fine dei lavori

Dopo la bonifica del cantiere dagli ordigni bellici, i lavori di realizzazione della nuova struttura procedono spediti. Ieri il sopralluogo dell'assessore Onofrio Introna

Per ora sono state realizzate soltanto le fondamenta, ma dalla Regione assicurano che i lavori procedono spediti e che entro la fine del 2014 la nuova sede del Consiglio regionale sarà pronta. Nei mesi scorsi l'attività del cantiere ha subìto diversi stop a causa del ritrovamento di numerosi ordigni bellici che ha imposto il blocco dei lavori e la bonifica dell'area.

I dettagli del progetto della nuova struttura che sorgerà in via Gentile, al quartiere Japigia, sono stati illustrati ieri durante un sopralluogo del presidente del Consiglio, Onofrio Introna, insieme ai componenti dell’Ufficio di presidenza, ai presidenti dei gruppi consiliari e all’assessore regionale alle opere pubbliche Giovanni Giannini.

LA COSTRUZIONE - Il complesso si estenderà su un’area di 154mila m2 e si comporrà di due edifici curvilinei a pianta allungata e altezza sfalsata (tre e cinque piani dal suolo, rispettivamente). Nel progetto particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale, con la realizzazione di un sistema per il riuso delle acque e l’autoproduzione energetica.

LA STORIA DEL PROGETTO - La progettazione fu nella legislatura 2000-2005 allo Studio Valle di Roma, i lavori furono avviati il 5 dicembre 2011, ma il programma non ha potuto rispettare i due anni previsti proprio a causa dei ritardi dovuti alla rimozione degli ordigni bellici rinvenuti nella fase di scavo. La superficie interessata, infatti, ospitava il Campo San Marco, a lungo zona militare e centro di stoccaggio degli Alleati, nella seconda guerra mondiale ed oltre. Ad allungare i tempi, è pure intervenuta l’esigenza di rivedere il progetto per adattarlo alla Classe A, di massimo risparmio energetico.

IL PROCESSO PER LA GARA IRREGOLARE - La realizzazione della nuova sede del Consiglio regionale è stata però anche al centro di un'inchiesta giudiziaria per presunte irregolarità nella gara d'appalto. A febbraio scorso la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio al Tribunale Civile di Bari la sentenza della Corte d'Appello di Bari, che nel marzo 2011 ha confermato le assoluzioni per i quattro componenti della commissione, accusati di falso e turbativa d'asta nella gara relativa alla progettazione dell'opera. Secondo la Suprema Corte la gara "non si è svolta secondo le modalità prescritte dalla vigente normativa". Tuttavia i reati contestati sono stati dichiarati prescritti, perciò la Cassazione ha stabilito che venga celebrato soltanto il processo civile d'appello per l'eventuale risarcimento dei danni.

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