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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Lama Balice, no al sequestro dei palazzi: respinta la richiesta della Procura

Il Riesame ha rigettato l'appello della Procura che aveva nuovamente chiesto il sequestro del complesso edilizio. Per i giudici i palazzi non fanno parte della zona sottoposta a vincolo paesaggistico

No al nuovo sequestro del complesso edilizio di Lama Balice. I giudici del tribunale del Riesame di Bari hanno rigettato l'appello della Procura che per la terza volta in sei anni (la vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2007) era tornata a chiedere i sigilli per il complesso residenziale. La richiesta è stata però respinta in quanto, per i giudici del Riesame, i palazzi non sono compresi in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Nel provvedimento con cui ha rigettato l'appello, il Riesame cita la delibera di variante urbanistica approvata dal Consiglio comunale il 17 gennaio scorso. La nuova cartografia, con la riperimetrazione degli Ate (Ambiti territoriali estesi) approvata dal Comune, è conforme alle prescrizioni imposte dal Putt/P (Piano Urbanistico Territoriale Tematico "Paesaggio") della Regione Puglia.

La Procura aveva impugnato dinanzi al Tribunale del Riesame il provvedimento di dissequestro disposto dal gip nel settembre 2011, che aveva accolto la richiesta del difensore dei costruttori Francesco e Pasquale Rafaschieri, legali rappresentanti delle società, l'avvocato Francesco Paolo Sisto. Il complesso comprende 150 appartamenti, sottoposti per la prima volta a sequestro preventivo il 19 febbraio del 2007, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Bari per danneggiamenti, abusi edilizi e paesaggistici. Nell'aprile 2009 il gip dispose il dissequestro dei complessi in costruzione: il provvedimento, pur confermando l'impianto accusatorio della Procura, faceva prevalere la considerazione che il danno ormai era fatto e che la situazione di degrado ambientale era "irreversibile". Da qui l'appello della Procura e la decisione del Riesame, il 14 giugno 2010, di porre nuovamente i sigilli ai palazzi, dissequestrati ancora una volta, da un altro giudice, nel settembre 2011. Per quei presunti abusi edilizi, nei confronti degli imprenditori Rafaschieri è attualmente in corso l'udienza preliminare per i rinvii a giudizio dinanzi al gup di Bari, Antonio Diella.

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