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Cronaca Torre a Mare

Dragaggio porto di Torre a Mare, tutto fermo dopo tre anni. Il Comune: "Attendiamo le analisi sulla sabbia"

L'ultima denuncia sullo stato di degrado della zona risale al 2015. E sui social fioccano le lamentele per il livello dell'acqua troppo basso. Galasso: "Sposteremo la sabbia sulle spiagge di San Girolamo"

L'ultima denuncia risale al 2015, quando il consigliere municipale Italo Carelli fece luce sul degrado che imperversava sulla spiaggia del porticciolo di Torre a Mare e sul ritardo per i lavori di dragaggio appaltati l'anno prima. Da allora sono passati altri tre anni, ma la situazione nel quartiere a sud di Bari ben poco è cambiato. Il cantiere, infatti, non è mai partito e i bambini sono costretti a giocare su un fondale sporco e, come mostrano le foto postate online dal Comitato di quartiere "Torre a Mare", con l'acqua ancora molto bassa. 

Porto Torre a Mare-2

Galasso: "Attendiamo i risultati della caratterizzazione"

Cosa blocca quindi i lavori nella spiaggia? A rispondere è l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso: "Stiamo attendendo i risultati della caratterizzazione della sabbia. Un'analisi che ci è stata richiesta dall'Arpa Puglia per determinare la composizione della sabbia a Torre a Mare". I tecnici devono quindi definire la compatibilità della sabbia con quella attualmente presente a San Girolamo. 

Come già annunciato dal sindaco Antonio Decaro nel 2016, infatti, l'intenzione dell'amministrazione è trasportare la sabbia dragata nell'area costiera di San Girolamo. "L'obiettivo - racconta Galasso - è effettuare così il rimpascimento delle due spiagge alle estremità del cantiere del waterfront". Saranno invece riempite con i ciottoli quelle in prossimità di piazza del Mare, attualmente sede dei lavori per il nuovo lungomare, un'operazione che dovrebbe concludersi entro marzo.

La durata dei lavori

Impossibile, invece, sapere quando si sbloccherà il cantiere di Torre a Mare. Una situazione che sta scaldando non solo gli animi dei residenti. Da Palazzo di città spiegano infatti che anche con la ditta aggiudicatrice c'erano stati dissidi, proprio per i lunghi tempi di attesa per l'avvio del cantiere. Ora la situazione sembrerebbe essere rientrata, ma l'unica certezza che l'amministrazione ha è la durata effettiva del cantiere. "Purtroppo quando si ha a che fare con le spiagge ci sono procedure rigide da seguire, trattandosi di beni demaniali - prosegue l'assessore - Quando però i lavori inizieranno non dovrebbero durare più di cinque mesi. L'importante è partire in una stagione meno problematica, come l'autunno o la primavera". 

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