Procedono i lavori per l'interramento della linea Fse Triggiano-Capurso: due nuove stazioni e nove passaggi a livello in meno
In mattinata il sopralluogo dell'assessore regionale ai Trasporti, Maurodinoia, e dell'ad di Ferrovie Sud Est: 200 gli operai impegnati giornalmente sul cantiere, che si sviluppa lungo un percorso di dieci chilometri
Nove passaggi a livello eliminati, due nuove stazioni per a Triggiano e Capurso, il raddoppio del binario sulla tratta Bari Mungivacca-Noicattaro, la realizzazione di nuovi tratti di linea interrati e in superficie e di una galleria. Procedono i lavori sulla linea Fse: il cantiere, che si sviluppa per circa 10 km, vede quotidianamente impegnate 200 persone.
In mattinata un sopralluogo è stato effettuato dall'assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, e dall’Amministratore Delegato di FSE, Giorgio Botti.
Secondo il cronoprogramma di Fse, entro metà maggio, a Triggiano, sarà riaperta al traffico stradale via Casalino.
"L’intervento - spiegano da Fse - consentirà di aumentare la frequenza dei collegamenti e la portata della linea, di eliminare 9 passaggi a livello e di ricucire il tessuto urbano nei comuni di Triggiano e Capurso.
"Dal sopralluogo - ha dichiarato Maurodinoia - emerge davvero un segnale positivo che ci fa ben sperare in una ripartenza sempre più vicina. Nonostante il periodo di emergenza sanitaria che ha bloccato l’intero Paese, devo riconoscere e prendere atto con soddisfazione dell’impegno dei tecnici e delle maestranze in merito al rispetto dei tempi per i lavori di raddoppio del binario della tratta Mungivacca-Noicattaro che comprende anche l’interramento della linea e delle stazioni di Triggiano e Capurso. Ci gratifica molto - ha concluso l’Assessore - vedere il realizzarsi di un’opera, che permetterà di aumentare i collegamenti, di eliminare nove passaggi a livello e di riqualificare un territorio che comprende di più comuni. Continuerò a seguire personalmente l’iter dei lavori, al fine di velocizzare il tutto e di evitare intoppi e perdite di tempo che non potremmo più tollerare".