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Cronaca

Legionella in un reparto all'Oncologico di Bari: struttura chiusa e pazienti trasferiti, disposta la sanificazione

La decisione del commissario straordinario per consentire un immediato intervento di bonifica delle reti idriche. Il caso è emerso dopo la morte sospetta di una paziente, su cui ora indaga la Procura

Sanificazione di tutti gli impianti idrici, chiusura dei reparti e pazienti trasferiti. E' quanto disposto dalla direzione sanitaria dell'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari in seguito all'accertata presenza del batterio della legionella nel reparto di oncologia interventistica.

L’intervento di sanificazione previsto - spiegano in una nota dall'Oncologico - è un trattamento di iperclorazione con shock termico, a cui seguirà un flussaggio della rete idrica dell’Istituto e l’applicazione di filtri antilegionella.  Pur avendo accertato la presenza della legionella nel solo reparto di Oncologia Interventistica, che, fra l’altro, era stato sottoposto a sanificazione già 10 giorni fa, si è ritenuto, a maggiore tutela di pazienti e operatori, di provvedere ad un’ulteriore manutenzione dell’intera rete idrica.

Le operazioni di sanificazione si svolgeranno durante questo fine settimana, "così da interferire il meno possibile con la regolare attività dell’Istituto. L’attività ambulatoriale è regolarmente garantita fino alle 18 di oggi, venerdì. Sabato e domenica tutti gli ambulatori saranno chiusi, come di consueto. Tutti i pazienti ricoverati, già in dimissione, saranno dimessi, mentre i pazienti che abbisognano di cure ospedaliere saranno trasferiti negli ospedali oncologici o nei reparti oncologici degli ospedali della Asl di Bari e Bat. Le dimissioni e i trasferimenti sono in corso in queste ore, senza compromettere la continuità assistenziale. Nessuno sgombero né chiusura, quindi", precisano dall'istituto.

«Abbiamo adottato – così il commissario straordinario Alessandro Delle Donne – una strategia di massima prudenza, per garantire i più alti standard di sicurezza per i lavoratori ma, soprattutto, per i pazienti che afferiscono a questo ospedale, pazienti fragili, spesso con sistemi immunitari gravemente compromessi, che richiedono massima attenzione. L’intervento di sanificazione che si andrà ad eseguire è un intervento di manutenzione ordinaria, da effettuare auspicalmente in assenza di pazienti così fragili. Per questo, abbiamo fatto in modo che la sanificazione si svolga nel fine settimana, quando l’attività ambulatoriale è ferma e quella di degenza è ridotta. Confidiamo di poter completare tutte le operazioni entro 48 ore, così da riprendere l’attività ordinaria già da lunedì, sempre che ci siano tutte le garanzie di sicurezza per lavoratori e pazienti».

Il monitoraggio sull’acqua nel reparto di Oncologia Interventistica, che ha fatto poi scattare l’allarme, è stato eseguito 10 giorni fa, dopo il decesso di una paziente di 67 anni, affetta da tumore al terzo stadio, morta il 14 marzo, in seguito ad una infezione polmonare poli-microbica. A seguito del decesso, per tutelare pazienti e operatori, sono stati attivati tutti i protocolli previsti per le infezioni riscontrate. I test eseguiti hanno dato tutti esito negativo.

*Ultimo aggiornamento ore 15.15
 

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