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Cronaca

Il treno cambia capolinea con il nuovo orario estivo, futuro a rischio per 60 lavoratori ferroviari: "Chiediamo certezze"

Si tratta di ferrovieri, pulitori, manovratori, magazzinieri e manutentori attualmente in servizio nell’Impianto di manutenzione corrente di Bari, che si occupano della pulizia e della manutenzione dei due treni che collegano Bari e Bologna. I sindacati pronti a incontrare Trenitalia l'11 giugno

Futuro a rischio per 60 lavoratori a Bari, a causa di un cambio di capolinea. Sono ferrovieri, pulitori, manovratori, magazzinieri e manutentori in servizio nell’Impianto di manutenzione corrente di Bari di Trenitalia, che si occupano del servizio di pulizia e manutenzione di due treni che coprono la tratta Bari-Bologna. L'Imc di Bari, attivo dal 2007, ora rischio di affrontare un radicale cambiamento a partire dal 13 giugno, come comunicato in una lettera a firma dei sindacati Filt, Fit-Uilt, Uglf, Orsa e Fast, inviata il primo giugno scorso ai vertici di Trenitalia. 

Cambio capolinea per il Bari-Bologna

Nell'appello si evidenzia "l’assoluto stato di  disorganizzazione  e  confusione che si sta registrando all’interno degli impianti di manutenzione di
codesta divisione" scrivono dalle segretarie. Una situazione che "sta determinando notevoli difficoltà e disorientamento tra i lavoratori, la  mancanza di una chiara e precisa organizzazione degli impianti, la continua banalizzazione ed  accorpamento delle attività, nonché indicazioni precise sul futuro degli stessi, sono temi non più rinviabili". Nello specifico la preoccupazione è legata alla notizie sempre più certe di un cambio di capolinea per uno dei due treni che serve la tratta, ovvero il 614, che in occasione del nuovo orario estivo programmato per il 13 giugno potrebbe non fare più ultimo scalo a Bari, ma a Lecce. Se la notizia dovesse essere confermata, significherebbe "una riduzione notevole del lavoro  manutentivo ed un azzeramento delle attività di pulizia da parte della ditta appaltatrice Lotto 4". Insomma, riducendosi le necessità operative dei 60 lavoratori afferenti a 4 diverse ditte che seguono l'appalto - oltre ai ferrovieri che sono direttamente impiegati da Trenitalia - la preoccupazione dei lavoratori è che parta una riallocazione delle risorse o - peggio ancora - una serie di licenziamenti. E le voci che si susseguono, come riferisce un lavoratore che preferisce rimanere anonimo, parlano dell'eliminazione anche del secondo treno che effettua quella tratta nei prossimi mesi, di fatto riducendo a zero il fabbisogno professionale sull'Imc barese. 

Imc Bari-2

Cambio appalto a novembre: "Quale sarà il nostro futuro?"

Dopo la comunicazione del primo giugno, i sindacati hanno avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione con Trenitalia, richiedendo al contempo un incontro urgente per affrontare la questione. Incontro che è stato poi organizzato l'11 giugno prossimo, proprio a ridosso del cambio di orario previsto da Trenitalia. "Potrebbe essere troppo tardi - spiega preoccupato uno dei lavoratori in servizio all'Imc - è praticamente impensabile apporre modifiche all’orario dei treni ad appena 48 ore dalla loro entrata in vigore. Siamo sempre più preoccupati per il nostro futuro". 

Un altro punto interrogativo pende come una spada di Damocle sul futuro di circa 30 dei 60 lavoratori attualmente in servizio. "A novembre è previsto il cambio di appalto l’azienda che subentrerà, non trovando nessuna lavorazione, che altra scelta potrà avere se non quella degli ammortizzatori sociali? E per quanto tempo potrebbero essere utilizzati questi strumenti?" si chiedono. Per molti di loro, infatti, l'ipotesi di un trasferimento è impensabile, essendo ormai prossimi alla pensione o con altri problemi, ad esempio legati alla salute o al dover assistere una persona fragile in famiglia come caregiver. Altre nuvole che adombrano il futuro e che sperano presto siano spazzate via da un chiarimento da parte di Trenitalia. 

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