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Cronaca Japigia / Via Giuseppe Prezzolini

Liceo Salvemini, studenti tentano occupazione: scattano le sanzioni disciplinari

Il rappresentante di istituto sospeso per otto giorni e denunciato. Gli studenti contro la preside: "Atteggiamento da regime, atto gravissimo di repressione del dissenso"

Pesanti sanzioni per il rappresentante di istituto e per altre due ragazze che avrebbero preso parte al tentativo di occupazione della scuola. La preside del liceo scientifico "Salvemini" di Japigia ha risposto così all'azione organizzata la notte scorsa da un gruppo di studenti. La dirigente, avvisata in piena notte di quanto stava accadendo, ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine, che hanno così sgomberato gli occupanti. Ma per tre studenti sono scattate anche sanzioni disciplinari, e la denuncia per il rappresentante di istituto.

Una decisione duramente condannata dall'Unione degli Studenti, che questo pomeriggio ha organizzato una protesta presso l'Ufficio Scolastico regionale.

"Questa mattina qualcuno - scrivono gli studenti dell'Uds in una nota - in atteggiamento dichiaratamente da “regime”, ha deciso di concretizzare la sua vendetta personale nei confronti di un rappresentante d’istituto troppo scomodo e due ragazze lì presenti. La dirigente del L.S. G. Salvemini ha preferito, infatti, l’intervento dei carabinieri al dialogo (mai ricercato) con gli studenti. Ha preferito sostanziare un attacco personale nei confronti dei singoli studenti accanendosi contro il rappresentante d’istituto, già precedentemente definito “un pericoloso fondamentalista islamico” agli altoparlanti della scuola, e ora colpito da ben 8 giorni di sospensione ed una denuncia".

"Riteniamo questo - proseguono gli studenti - un atto gravissimo di repressione del dissenso, una minaccia vergognosa nei confronti di chi si batte ogni giorno perun’altra idea di scuola. Soprattutto, riteniamo questo un atto politico che non può passare inosservato. La reazione messa in atto dalla dirigente scolastica nei confronti dei 3 ragazzi non lascerà in silenzio le centinaia di studentesse e studenti che in questi giorni hanno deciso di mettersi in prima linea contro la privatizzazione della scuola pubblica e contro ogni forma di abuso di potere. Ad ogni atto di repressione risponderemo tutti assieme, non si può pensare di fermare le proteste studentesche con la forza, i tentativi di reazione da parte dei dirigenti scolastici non passeranno".

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