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Cronaca

Lo Spillo | La rivoluzione dei sottopassi (curati)

Riflessioni sparse sulla città (e non solo) - Rubrica a cura di Antonio Scotti

Nel silenzio di una ripartenza che sa molto di una triste e desolante continuazione della stagione strana che stiamo attraversando, succede di imbarcarsi anche in uno dei tanti problemi che minano la qualità della nostra vita. In una città come Bari, che tanto è cresciuta in questi anni, succede spesso di trovare elementi di insopportabile indolenza e sciatteria. 

Parliamo di vita quotidiana e di quelle attività ordinarie che ciascuno compie per andare a lavoro o fare la spesa, tra cui attraversare un sottopasso pedonale. Come quello che collega due quartieri importanti come Japigia e Madonnella. Al netto della sporcizia sugli scalini, che rende il transito delle scarpe appiccicaticcio, il problema presente da circa sei mesi è dato dalla rottura di due vetrine dove gli istituti scolastici presenti nel quartiere Madonnella sponsorizzano le loro attività. Alcuni vandali hanno spaccato i vetri e i frammenti giacciono pericolosamente penzolanti al fuori della cornice con il pericolo che i passanti possano ferirsi. Tutto giace così com’è da diversi mesi. Nessuno riesce a fare nulla e il solerte assessore Giuseppe Galasso risponde che deve comprendere a chi sia stata affidata la gestione delle vetrine. Nel frattempo i vetri sporgono pericolosamente e il via vai dei viaggiatori non fa che rendere molto pericolosa la situazione. Più avanti giace una cassetta di fili elettrici scoperta, abbandonata. Le telecamere? Ci sono, ma non si comprende se funzionanti. Contiamo che possano individuare il responsabile quanto prima, ma i mesi trascorsi non fanno presagire nulla di buono e generano un plateale sconforto per come le piccole cose abbiano bisogno di tempi più lunghi per essere risolte. 

Si parla spesso di rendering avveniristici, della città del futuro ma sarebbe bello che un giorno ci sia qualcuno che ponesse a tema una sola questione: la manutenzione ordinaria. Perché prima di pensare alla casa da costruire fra 20 anni (giusto, per carità) sarebbe bello che qualcuno si interessasse anche di quella che abitiamo ogni giorno rendendola più pulita e funzionale. Non sarà la rivoluzione, ma attraversare un sottopasso pedonale in tranquillità e sicurezza ci aiuterà ad essere un po’ più felici. E per iniziare il cambiamento non mi sembra male.
 

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