L'altra faccia del Lungomare, tra pasticci-spray e marciapiedi da rifare
Da Bari Vecchia a San Cataldo, il degrado è sotto gli occhi dei numerosi turisti, a pochi giorni dalla Fiera del Levante. Non sono stati neppure risparmiati i frangiflutti. Vicino al faro, ruggine e desolazione
Scritte su marciapiedi e balaustre, persino sui frangiflutti. Tra le mille maniere di esprimere il proprio affetto, i baresi (presumibilmente quelli più giovani) scelgono sempre di più quelle vandaliche, non risparmiando il biglietto da visita della città, il Lungomare. Non basta essere a pochi giorni dall'inizio della Fiera per sperare in una immediata tirata a lucido della passeggiata barese per eccellenza.
Del resto, anche negli ultimi mesi, i tanti turisti in transito per la città, hanno potuto ammirare l'indecoroso spettacolo, che comprende anche incuria e un tocco di degrado in altre zone. Il tratto sicuramente più sgradevole è anche quello più frequentato, lungo la città vecchia: qui, tra diverse panchine da sistemare, ha potuto trovare sfogo la poco fervida fantasia poetica dei vandali armati di spray.
Da risistemare però, c'è anche un'altra parte, quella attorno al Faro di San Cataldo. Lì, il problema è rappresentato dalla tombini e pali della luce arrugginiti e un pavimentazione formata da brecciolina anziché mattoni. La mancanza dei frangiflutti, poi, determina l'infrangersi delle onde a bordo strada. Un tratto di Lungomare selvaggio e per certi versi più affascinante di quello del centro murattiano, ma anche abbandonato a sé, a due passi dalla Fiera e da Eataly.
Il sogno per riqualificare l'area si chiama porto turistico, ma certamente non verrà realizzato a breve. Intanto, un po' di manutenzione e di vigilanza in più non guasterebbero, lungo la cartolina, troppo spesso bistrattata, di una Bari che fatica a rispettare il bene comune.