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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

A Bari in 15mila in piazza contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro

Braccianti ed operai ocontro il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro nel settore agricolo, oltre che per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro

Questa mattina a Bari braccianti ed operai agricoli sono scesi in piazza in occasione della manifestazione nazionale indetta da da Fal-Cisl, Flai-Cigl e Uila-Uil, contro il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro nel settore agricolo, oltre che per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro.

Secondo le stime dei sindacati per strada c'erano oltre 15000 persone a rivendicare il diritto ad un lavoro regolare, tutelato ed equamente compensato. Presenti i segretari generali di Fai, Flai e Uila, Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza. 

Per il Segretario Generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo “La Puglia non può più essere terra di ghetti e caporalato. Un sistema che drena risorse e ricchezza a tutto il territorio. Per questo la lotta dei braccianti deve interessare tutti".

La richiesta dei sindacati al governo è quella di passare dalle parole ai fatti "dopo i tanti proclami dei mesi scorsi" e di approvare il decreto legislativo contro il caporalato passato al Senato nel gennaio del 2016 , firmato da 5 ministri e contenente norme importanti frutto di proposte avanzate direttamente dai sindacati.

Urgono misure urgenti per fermare un fenomeno che ha rardici antiche e che ha creato un fitto sottobosco di lavoro in nero alimentato dallo sfruttamento dei lavoratori.

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