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Cronaca Murat / Piazza Umberto I

"Partecipazione attiva dei ragazzi nei percorsi", gli studenti in protesta contro l'alternanza scuola-lavoro

Sono 10 le città pugliesi interessate dalla manifestazione indetta a livello nazionale dall'Unione degli studenti. A Bari i ragazzi si incontreranno alle 9 in piazza Umberto

Mobilitazione di piazza per gli studenti baresi, domani, per gridare 'No' al progetto di alternanza scuola-lavoro. La protesta, che in Puglia si terrà in altre nove città, nel capoluogo vedrà il suo epicentro in piazza Umberto, dove alle 9 i ragazzi si riuniranno. La manifestazione, organizzata dall'associazione Unione degli Studenti, vedrà gli studenti vestiti da operai, a simboleggiare le mancanze del sistema introdotto dalle legge sulla 'Buona Scuola'. 

La protesta dell'Uds a Bari 

"Non possiamo più accettare - spiega Davide Lavermicocca, coordinatore di Unione degli Studenti Puglia - di essere mandati nelle aziende a svolgere dei percorsi, che talvolta si rivelano vero sfruttamento, per nulla inerenti con il nostro percorso di studi e senza alcuna tutela. Durante lo scorso anno abbiamo svolto un’inchiesta regionale che ha coinvolto migliaia di studenti in tutta la Regione  sulle condizioni degli studenti e delle studentesse impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro". Sventolando striscioni di protesta, gli studenti si muoveranno in corteo per le vie del centro, passando dalla stazione di Bari e concludendo la manifestazione in piazza Diaz.

Il collettivo Athena

A scendere in piazza per protestare sarà anche il collettivo studentesco barese Athena, attivo in diversi istituti sul territorio. "I progetti di alternanza - spiega Bartolomeo Intranò, studente del Socrate - mettono in competizione tra loro gli studenti e i professori, ci insegnano già a scuola che sopravvivono i più forti e tutti gli altri sono destinati ad essere esclusi. Questo è profondamente sbagliato nella scuola pubblica, spazio fondamentale per offrire pari opportunità e per intraprendere un percorso che segua le esigenze e le inclinazioni di tutti e tutte, ad esempio attraverso la didattica alternativa e le iniziative nate dagli studenti".

Quindi la principale richiesta degli studenti è che il progetto di alternanza scuola-lavoro coinvolga attivamente i ragazzi, sia nella scelta delle aziende con cui collaborare, sia nella scelta delle mansioni da svolgere. "La nostra idea di alternanza scuola-lavoro non coincide con i percorsi fatti nei periodi estivi e di vacanza che rendono manodopera gratuita gli studenti, privati del loro tempo libero, che diventano più appetibili dei lavoratori salariati che in questo modo vengono espulsi dai loro luoghi di lavoro - conclude Lavermicocca -. Noi lanciamo una provocazione: se ci trattano da lavoratori noi incrociamo le braccia e ci facciamo giustizia insieme!"

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