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'E' venuto a mancare il commercio italiano', in città manifesti funebri contro il caro energia: "Serve una Consulta comunale"

Circa 500 i commercianti di Carrassi che hanno aderito alla protesta: luci spente nei negozi e ceri votivi accesi. A Carbonara invece vengono mostrate le bollette in piazza

Manifesti funebri sui muri di via Giulio Cesare e sulle vicine strade di Carrassi: è la scenografica protesta dei commercianti di zona. Oltre 500, riuniti nell'Associazione 'La voce dei commercianti Carrassi', che vogliono così lanciare un grido disperato contro gli aumenti delle bollette di gas e luce. E c'è chi, come ci mostra un dipendente di un bar della zona, ha ricevuto stangate anche di 6mila euro. Ecco perché a partire dalle 7 spegneranno le luci dei loro negozi e accenderanno luci votive, proprio per richiamare il funerale del commercio, quello annunciato dai manifesti funebri.

"Sono anni che chiediamo all'amministrazione una Consulta del commercio - spiega Domenico Tarantini, presidente dell'associazione - ma nonostante un primo ok dal sindaco Decaro, ad oggi nulla si è fatto, eppure la città di Andria ne ha tre. Non solo a Carrassi, però, si alza la voce dei commercianti: questa sera anche in piazza Umberto, a Carbonara, si incontreranno una cinquantina di persone, portando le loro bollette all'attenzione di tutti. "Non servono bonus o incentivi - spiega Mariella Abbinante, che con il marito gestisce un bar nel quartiere - ma aumentare gli stipendi per pareggiare i costi di bollette e dell'inflazione".

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