Bancarotta azienda deposito franco doganale nel porto di Bari, indagato dg Arpal Massimo Cassano
L'ex senatore e sottosegretario ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini dalla Procura della Repubblica di Bari, assieme ad altre quattro persone, nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Giuseppe Dentamaro.
L'ex sottosegretario e ed ex senatore Massimo Cassano, attuale direttore generale dell'Arpal, l'agenzia per il lavoro della Regione Puglia, è indagato nell'inchiesta sulla presunta bancarotta fraudolenta di una società, la Work System, che gestiva un deposito franco doganale nel porto del capoluogo pugliese. La notizia è riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno. Cassano ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini dalla Procura della Repubblica di Bari, assieme ad altre quattro persone, nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Giuseppe Dentamaro.
Indagini avviate ad aprile 2020
L'inchiesta condotta dalla Finanza è stata avviata ad aprile 2020 e, scrive il quotidiano barese, "si muove in un terreno molto complesso dal punto di vista normativo come quello del commercio con l'estero in esenzione di imposta". Per Cassano e per le altre quattro persone che nel corso degli anni si sono avvicendate come amministratori della società, riporta il quotidiano, l'accusa è "di concorso in bancarotta fraudolenta". Dopo l'avviso di conclusione delle indagini potrebbe arrivare la richiesta di rinvio a giudizio. Negli interrogatori di settembre davanti alla Guardia di Finanza gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
"L'insussistenza dei fatti addebitati al dottor Cassano - ribatte alla Gazzetta l'avvocato Gaetano Castellaneta, che lo difende insieme a Luca Castellaneta - si evince chiaramente dagli atti di indagine. Pertanto, anche attraverso memorie difensive, dimostrerò la estraneità del dottor Cassano e solleciterò la richiesta di archiviazione".