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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Arpal Puglia, Il Tar boccia richiesta sospensiva della 'destituzione' di Cassano da direttore generale

L'ex sottosegretario era decaduto dal ruolo dopo l'approvazione in Consiglio regionale di una legge che ha cambiato assetto societario dell'agenzia

Il Tribunale amministrativo regionale per la Puglia ha respinto la domanda cautelare che era stata presentata dall'ex direttore generale dell'Agenzia per le politiche attive del lavoro (Arpal Puglia), Massimo Cassano, per sospendere l'efficacia della sua destituzione dal ruolo di vertice dopo l'approvazione in Consiglio regionale di una legge che ha cambiato assetto societario e previsto la decadenza del dg. Lo riporta l'Ansa.

I giudici amministrativi hanno sancito, nel provvedimento, che "considerato, ad un sommario esame degli atti e delle deduzioni di causa, che, in disparte ogni profilo inerente la giurisdizione, sulla quale sono necessari gli approfondimenti della opportuna sede di merito, la mancanza - allo stato - di atti formali impedisce di configurare i presupposti necessari per un intervento cautelare". 

Il Tar, dunque, rimanda il tutto alla discussione di merito della vicenda. Per l'avvocato Fabrizio Lofoco, interpellato da Ansa, "Il Tar Bari rigetta la sospensiva assumendo che non si tratti di provvedimenti amministrativi e che, allo stato, non si possa decidere la cautelare. Resta da capire come si definisce un 'non' atto che incide sul rapporto di lavoro, interrompendolo. Riserviamo di appellare, fermo restando che i diritti del dottor Cassano sono completamente e illegittimamente eliminati".

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