'Missione dignità': la polizia ferroviaria in aiuto dei senzatetto

Da sempre le stazioni ferroviarie sono il luogo in cui persone sole e in situazioni di evidente disagio fisico e talvolta anche psichico, cercano rifugio.

La Polizia di Stato cerca di non abbandonare al proprio destino i senza fissa dimora e tramite la Polizia Ferroviaria, che opera direttamente nelle stazioni, si attiva immediatamente per individuare strutture di accoglienza o rintracciando i familiari.

Il progetto elaborato per far fronte a tali situazioni di disagio si chiama “'Missione dignità'” e si basa sul coinvolgimento e la ricerca di supporto da parte di tutti gli uffici competenti, come i servizi sociali dei Comuni, le ASL, le associazioni di volontariato.

Non sono pochi i casi in cui grazie alle ricerche ed all’impegno dei poliziotti si è verificato un riavvicinamento con il nucleo familiare di origine degli homeless.

STORIE A LIETO FINE - Un esempio è il caso di “Raffaele”, che veniva da Foggia e che per settimane è rimasto a Bari sotto una pensilina, in situazioni di disagio. Adesso è al sicuro, grazie all’'ntervento congiunto dei poliziotti e di personale del Pronto Intervento Sociale che si sono prodigati per convincerlo a farsi assistere. “

O la storia di Filippa”, dopo una vita passata in Stazione, dopo la segnalazione al Giudice Tutelare ha riabbracciato i familiari e sta trovando una sistemazione. O di Antonio”, che dopo aver considerato casa la Stazione di Trani, ha accettato di farsi aiutare e da ultimo i poliziotti ne hanno curato il ricovero in ospedale perché in precarie condizioni di salute.

Certo va detto che purtroppo, ci sono anche persone che non desiderano alcun aiuto e nemmeno di essere accolti in una struttura, tuttavia, come dimostrano gli esempi citati, con l'’impegno e il coinvolgimento di tutti gli enti in una rete sinergica, i risultati si ottengono