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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Modugno

Modugno, sequestrati beni all'ex assessore comunale Liberio

Il sequestro della Finanza su disposizione della Corte dei conti: sigilli a immobili e conti correnti nelle disponibilità di Carlo Vito Liberio, coinvolto nel 2012 nell'operazione 'Pay to build' sul presunto sistema di tangenti in cambio di concessioni edilizie al Comune di Modugno

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno eseguito oggi un sequestro conservativo di beni a carico dell’ex assessore alle Attività produttive del Comune di Modugno, Carlo Vito Liberio. Il provvedimento, richiesto dalla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, è stato disposto dalla Sezione Giurisdizionale per la Puglia.

I militari hanno sequestrato beni per un valore pari a 392mila euro, tra cui quote di proprietà di due appartamenti e tre locali commerciali, due terreni siti in Modugno e undici conti correnti bancari.

La vicenda che ha portato al sequestro trae origine dalle indagini condotte nell'ambito operazione "Pay to build", che nel 30 novembre 2012 portò, oltre al sequestro preventivo di beni per un valore di 1,2 milioni di euro, all'esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare, tra cui quella a carico dell'ex assessore Liberio, dell'allora sindaco Domenico Gatti, dell’ex sindaco Giuseppe Rana e di consiglieri ed assessori, dirigenti comunali e privati. L'indagine riguardava un presunto sistema di tangenti in cambio di concessioni edilizie al Comune di Modugno.

"La stessa attività investigativa consentiva - spiega la nota della Finanza che dà conto del sequestro di beni odierno - di accertare anche una diversa truffa, compiuta dal Liberio Vito Carlo, in merito a finanziamenti pubblici ottenuti, tramite la Regione Puglia, da due consorzi a lui facenti capo: Cardo Export e Onda Export. In sostanza - prosegue la nota - le due società avevano ricevuto contributi nazionali, destinati proprio a consorzi tra PMI (piccole e medie imprese) per favorire la loro internazionalizzazione e quindi la promozione e l’esportazione dei prodotti delle società consorziate. Il Liberio, operante nel campo del commercio di mobili di arredamento, aveva, in realtà, percepito tali somme, per un controvalore di euro 392.000,00, senza impiegarle nei modi previsti e rendicontando alla Regione Puglia spese fittiziamente sostenute".

I risultati dell'indagine erano quindi stati trasmessi alla Procura Regionale della Corte dei Conti, che, dopo aver disposto altri accertamenti, ha contestato a Liberio un danno erariale pari alla somma dei 392mila euro che sarebbero stati indebitamente percepiti. Inoltre la Procura contabile ha richiesto l’odierno sequestro di beni “ante causam” quale garanzia patrimoniale nei confronti dell’Erario. Le parti sono state citate in giudizio per il prossimo 7 luglio. Nel contempo all’ex assessore Liberio è stata notificata una diffida al pagamento della stessa somma - oltre interessi e rivalutazione monetaria – ed un invito a dedurre, formulato dalla stessa Procura Contabile.

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