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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Molfetta

Molfetta, sparatoria nei pressi del porto: in manette altri tre giovani baresi

L'episodio all'alba di domenica nei pressi di un bar: a scatenare l'aggressione, che ha provocato sei feriti, una lite avuta in precedenza in discoteca con un altro gruppo di ragazzi

Una 'lezione', una 'spedizione punitiva' scaturita da una lite avvenuta qualche ora prima in una discoteca di Molfetta tra due gruppi di giovani. Così, nel giro di poche ore, i carabinieri hanno ricostruito il movente della sparatoria avvenuta nella notte tra sabato e domenica, poco prima delle cinque, davanti ad un bar sul lungomare di Molfetta. 

Dopo i primi due arresti eseguiti nell'immediatezza dei fatti, oggi altri tre giovani sono finiti ai domiciliari, accusati di far parte del 'gruppo di fuoco' che ha seminato il panico in uno dei luoghi più frequentati della movida molfettese.

Secondo quanto ricostruito dai militari, tutto comincia da una lite in una discoteca del luogo. A fronteggiarsi due gruppi di ragazzi, baresi e molfettesi.  Un primo intervento dei carabinieri sul posto sembra riportare la calma. Ma il gruppo di giovani baresi decide evidentemente che la questione non è chiusa. E così, sempre a bordo della Peugeot 207 utilizzata per i loro precedenti spostamenti, alle quattro tornano a Bari e dopo un breve giro, il più giovane del gruppo, il “pistolero”,  già con un curriculum delinquenziale di tutto rispetto, si reca a casa. Pochi minuti e scende, rientrando in auto. Nella cinta dei pantaloni ha un pistola, una calibro 9.  I cinque - ricostruiscono i carabinieri - concordano di tornare a Molfetta e di recarsi al bar del lungomare, uno dei pochi che a quell’ora della notte sforna cornetti caldi. Una mezz’ora e alle ore 04.45 giungono davanti al bar. Scendono in due, mentre l’autista tiene il motore acceso, pronto per la fuga. Qualche minuto e si concretizza l’azione di fuoco. Sei giovani, tra cui due ragazze, vengono feriti alle gambe, fortunatamente in maniera non grave.

La presenza dei tre viene confermata da riscontri subito raccolti dagli investigatori e ai giovani, due dei quali incensurati (mentre il terzo con un piccolo precedente per droga) non resta che confessare quanto accaduto. Si dicono pentiti e consapevoli che l’epilogo di una notte di divertimento si sarebbe potuta  trasformare in una strage, sfiorata solo per puro caso.

Su disposizione della Magistratura di Trani, i tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni a Bari, in attesa di essere sentiti dal Giudice.

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