Morte Bruna Bovino: gli investigatori seguono la pista dell'omicidio
Sul corpo carbonizzato della 29enne, rinvenuto nel suo centro estetico, anche una ferita alla testa. La donna il prossimo 25 febbraio avrebbe dovuto partecipare come parte civile a un processo
Nel giallo della morte di Bruna Bovino, la 29enne di origini brasiliane rinvenuta cadavere due giorni fa, a Mola di Bari, in un centro estetico da lei gestito, gli investigatori seguono la pista dell'omicidio. Sul suo corpo semicarbonizzato, infatti, la ferita alla nuca scoperta dagli inquirenti potrebbe non essere stata frutto di una caduta accidentale. Un mistero sempre più fitto anche a causa di un altro dettaglio: il prossimo 25 febbraio, la donna avrebbe dovuto prendere parte come parte civile, a un processo scaturito da un'indagine di qualche anno fa su induzione e favoreggiamento della prostituzione nei confronti del suo ex datore di lavoro, titolare di un centro massaggi dove la 29enne aveva lavorato fino all'aprile 2011.
L'AVVOCATO DI BRUNA: "ULTIMAMENTE SEMBRAVA SCOSSA"
Gli investigatori in queste ore stanno vagliando ogni possibile particolare per far luce sulla vicenda, verificando gli appuntamenti che Bruna aveva preso per giovedì pomeriggio. L'autopsia sul corpo della 29enne verrà effettuata lunedì prossimo dall'anatomopatologo Francesco Introna, dell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.