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Cronaca

Naufragio Costa, denunciata la compagnia: "Chi ha sbagliato paghi"

L'iniziativa dell'associazione "Avvocati dei consumatori" che ha denunciato i vertici di Costa Crociere: "Il naufragio non può essere imputato solo al Comandante Schettino"

Non era la prima volta che la nave Concordia si avvicinava pericolosamente all'Isola del Giglio deviando dalla rotta prevista, e la compagnia armatrice non poteva non sapere. Così l'associazione "Avvocati dei consumatori", una delle cui sedi si trova proprio a Bari, ha spiegato la decisione, annunciata oggi, di presentare un esposto alla Procura di Grosseto contro i vertici della compagnia Costa per la tragedia verificatisi venerdì scorso davanti all'Isola del Giglio.

"Il naufragio - viene spiegato in una nota - non può essere imputato solo all'incapacità del Comandante della nave Schettino, ma deve essere estesa ai responsabili della Compagnia armatrice atteso che nave Concordia già in precedenza aveva tenuto la medesima rotta pericolosa navigando non a 4 miglia come previsto ma ad una distanza minima analoga a quella del giorno del naufragio come documentato da pubblicazioni su facebook e da foto di cui i mass media hanno dato ampio risalto".

"Tale comportamento irresponsabile del comandante - si evidenzia - era dunque già noto (o comunque doveva esserlo usando la normale diligenza) sia ai vertici della Costa Crociere che al Comando Centrale delle Capitanerie di Porto che monitora costantemente tramite GPS le rotte delle navi più importanti come quella naufragata, ma ciònonostante, con comportamento gravemente omissivo, nessuno è intervenuto per revocare il comando o per chiedere l'apertura di un procedimento a suo carico".

Sull'isola intanto proseguono le ricerche delle 28 persone ancora disperse, anche se le speranze di ritrovare ancora qualcuno in vita si fanno sempre più flebili. Ad Alberobello e Corato, paesi d'origine dei due dispersi pugliesi, sono ore di grande angoscia. I familiari di Giuseppe Girolamo, musicista 30enne membro dell'equipaggio, hanno tappezzato l'isola di volantini con la foto del ragazzo, nella speranza che qualcuno possa averlo visto sull'isola dopo il naufragio. Giuseppe è stato visto l'ultima volta sul ponte 4 della nave, con indosso il giubbotto di salvataggio. Avrebbe ceduto il suo posto sulla scialuppa di salvataggio ad un bambino. Poi di lui si sono perse le tracce. Sull'isola sono anche i familiari di Maria Dintrono, la 30enne originaria di Corato e residente a Biella, che stano setacciando gli ospedali sperando che la loro congiunta sia sfuggita per sbaglio alla conta dei superstiti.

 

 

 

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