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Cronaca

Assenteismo, condannati tre ex dipendenti Amiu

Una decina gli episodi accertati dalla Procura di Bari, risalenti al periodo gennaio-febbraio 2011. I tre netturbini timbravano il cartellino per poi trascorrere le ore di lavoro in enoteche e bar. Erano stati licenziati dall'azienda nel novembre 2012 in seguito ad un'indagine interna

Sono stati condannati a pene comprese tra sette e nove mesi di reclusione e a multe tra gli 80 e i 100 euro tre ex dipendenti assenteisti dell'Amiu, accusati di truffa e interruzione di pubblico servizio. Assolti invece altri tre netturbini, ancora in servizio, "per non aver commesso il fatto".

L'INCHIESTA - Le indagini condotte dalla Procura di Bari erano partite dopo una denuncia presentata dall'azienda stessa, e avevano permesso di accertare almeno una decina di episodi - risalenti al periodo gennaio-febbraio 2011 - in cui i tre dipendenti, dopo aver timbrato il cartellino, trascorrevano l'orario di servizio in bar ed enoteche. In un caso, uno di loro era anche tornato a casa.

GLI IMPUTATI  - Antonio Magellano, di 48 anni, è stato condannato alla pena di nove mesi di reclusione; sette mesi ciascuno per Luigi Altini, di 44 anni, e Saverio Cascelli, di 55. I tre sono stati anche condannati al risarcimento danni nei confronti dell'azienda, parte civile nel procedimento, da quantificarsi in sede civile.

L'INDAGINE INTERNA - I tre dipendenti assenteisti erano stati licenziati nel novembre 2012, in seguito ad un'indagine interna avviata dall'azienda (che aveva poi presentato denuncia in Tribunale, sollecitata anche dalle numerose segnalazioni fatte in quel periodo dai cittadini sulla pagina Facebook del sindaco Emiliano. I vigili urbani avevano fotografato i tra lavoratori durante una serie di appostamenti, permettendo così la loro identificazione.

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