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Cronaca

Picchiata e costretta a prostituirsi, denuncia e fa arrestare i suoi sfruttatori

Quattro le persone identificate dalla polizia, tra loro anche due donne. La giovane vittima, una cittadina nigeriana, in un'occasione era stata picchiata a sangue nei pressi della stazione ferroviaria di Bari

Minacciata, aggredita, costretta a prostituirsi e a consegnare il denaro ai suoi sfruttatori. Una storia di violenze e soprusi dalla quale la vittima, una giovane donne nigeriana, aveva cercato più volte di uscire, cercando un lavoro regolare. Ma continuava ad essere perseguita dai suoi aguzzini - quattro connazionali, tra cui due donne - che con botte e minacce la costringevano a tornare sulla strada.

In seguito alle sue denunce, però, la polizia è riuscita ad identificare la banda di sfruttatori: oltre ad 21enne, già detenuto, in carcere sono finite ieri le due donne, una 26enne e una 46enne, mentre un quarto uomo è ancora ricercato.

Una prima aggressione subita dalla giovane risale a marzo dell’anno scorso, quando la donna presenta una prima denuncia. Ad aprile, viene nuovamente assalita nei pressi della stazione ferroviaria di Bari dai quattro connazionali che, dopo averla bloccata, la colpiscono ripetutamente con calci, pugni e bastonate, oltre a minacciarla con un’ascia. Viene salvata dalla polizia, che arresta in flagranza uno degli aggressori, il 21enne, attualmente ancora in carcere.

Da quell'episodio e dalle denunce della donna sono quindi partite le indagini del Commissariato "Bari Nuova Carrassi", svolte tra le province di Bari e Taranto, dove la donna era costretta a prostituirsi, che hanno portato all'individuazione degli altri componenti del gruppo, raccogliendo sufficienti elementi di prova a loro carico.

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