No alle trivellazioni nei mari pugliesi, la battaglia approda in Parlamento
Il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, plaude all'iniziativa di 28 deputati, per coinvolgere il Governo: "Al petrolio preferiamo gli straordinari prodotti della pesca e le nostre rinomate spiagge"
Sabato la manifestazione di Monopoli organizzata dal M5S (replicata oggi a San Pietro Vernotico), quindi la risoluzione appovata da 28 deputati delle Commissioni VIII e X della Camera su iniziativa dell'onorevole Dario Ginefra (Pd), per inviare un documento al premier Renzi per fermare i tentativi di trivellazione in Adriatico e Ionio, per la ricerca di idrocarburi.
All'iniziativa parlamentare, guarda con favore il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna: "Non siamo più soli - ha dichiarato - Regione, Comuni, Associazioni e cittadini hanno ora al loro fianco i rappresentanti di Montecitorio, che con il documento inviato al Governo Renzi si uniscono alla campagna a difesa delle nostre acque. Non da oggi la Puglia rimarca la sua opposizione senza cedimenti ad ogni forma di sfruttamento dell’Adriatico e dello Ionio. Le due commissioni parlamentari si associano alla richiesta al Governo nazionale di promuovere norme comuni dell’Unione Europea, che vietino la ricerca e il prelievo di idrocarburi in tutti i mari continentali. La proposta, per Introna, “è quella che l’intero Consiglio regionale ha avanzato più volte con pronunciamenti unitari e che può trovare concreta applicazione nel semestre europeo a guida italiana”.
Di fronte a un possibile scenario di business per le multinazionali, a discapito dell'ambiente, per Intona "sarà difficile convincerci che il petrolio nei mari fa davvero al nostro caso nostro, noi preferiamo gli straordinari prodotti della pesca e le acque trasparenti delle spiagge più gradite ad italiani e stranieri, come quelle pugliesi”, conclude.