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Messaggi pro Isis su Fb, indagato per terrorismo: "Seguirà un recupero socio-spirituale"

La proposta di un percorso di 'de-radicalizzazione', avanzata dalla Procura, è stata accettata dall'uomo, cittadino italiano di origini albanesi. Disposta anche la sorveglianza speciale per due anni

Nel corso delle indagini a suo carico, gli investigatori avevano trovato nel suo pc e sul suo smartphone "elementi ritenuti significativi sotto il profilo della configurabilità di sintomatologie di elevata pericolosità sociale in termini di commissione di atti di terrorismo".

In particolare l'uomo, cittadino italiano ma originario dell'Albania, residente nel Barese, aveva condiviso su social post inneggianti agli attentati di Parigi, immagini e video di azioni terroristiche del Daesh e scene di esecuzione di prigionieri, un video inneggiante alla conquista islamica dello Stato italiano. Inoltre, aveva utilizzato un noto videogioco (Assassin’s Creed) nel quale le voci originali sono sostituite da altre che esaltano il Daesh e accusano la Gran Bretagna di aver distrutto il primo Califfato dell’Impero Ottomano.

VIDEO: LE INDAGINI DELLA POLIZIA E LE IMMAGINI

Gli esiti degli accertamenti hanno spinto la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari ad accogliere la proposta della Procura, applicando il provvedimento d’urgenza dell’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza e del ritiro del passaporto e di ogni altro documento valido per l’espatrio. Il Tribunale di Bari - Terza Sezione Penale ha inoltre disposto nei confronti del cittadino italiano la Sorveglianza Speciale per due anni.

L'uomo, inoltre, aderendo ad una proposta avanzata dalla Procura, ha anche accettato di seguire "un percorso di studio dei valori della religione islamica che consenta di acquisire (.....) - spiega una nota della Questura - elementi di conoscenza che gli consentano di comprenderne gli insegnamenti senza confonderli con il fondamentalismo religioso e la propaganda islamista; si tratta di un processo di <> cui il proposto si è dichiarato disponibile". 

"Tale approccio di tipo preventivo-giudiziario - è sottolineato ancora nella nota - ha rappresentato una assoluta novità in relazione alla lotta al terrorismo internazionale riferito a condotte apologetiche del Daesh, così come  altro aspetto di assoluta novità nel presente contesto di indagine è certamente rappresentato dalla previsione da parte della Procura della Repubblica Distrettuale - in perfetta linea con le recenti strategie di contenimento del fondamentalismo islamico nel web - di una prescrizione tesa al concreto recupero sociale del soggetto, attraverso un percorso socio-spirituale di “de-radicalizzazione” con il coinvolgimento di una idonea guida religiosa da individuare con l’ausilio di referenti qualificati dell’associazionismo islamico istituzionalizzato della provincia di Bari".

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