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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Molfetta

Omicidio Antonio Andriani a Molfetta: fermato 44enne

Si tratta del nipote acquisito della vittima, Crescenzio Bartoli. L'uomo ha confessato al termine di un lungo interrogatorio: dietro il delitto rivalità personali tra i due

E' stato fermato nella tarda serata di domenica il killer di Antonio Andriani, il pregiudicato 54enne freddato sabato sera nell'androne della sua abitazione, a Molfetta. Si tratta del 44enne Crescenzio Bartoli, bracciante agricolo, incensurato, nipote acquisito della vittima.

L'uomo ha confessato al termine di un lungo interrogatorio. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sulla base di quanto riferito dal 44enne, dietro l'omicidio ci sarebbero rancori e rivalità personali tra zio e nipote, maturati nel corso degli ultimi due mesi.

Sabato sera Bartoli, accompagnato in auto dalla moglie - che non sarebbe stata a conoscenza delle intenzioni del marito - si sarebbe recato a casa di Andriani convinto che quest'ultimo - in un contesto di dispetti che sarebbero andati avanti da qualche tempo - avesse bucato le gomme della sua auto. Andriani, chiamato al citofono dal nipote, era quindi uscito di casa in pigiama e ciabatte. Ci sarebbe quindi stata una brevissima discussione, in seguito alla quale è partito il colpo che ha raggiunto Andriani alla testa. Il 54enne, trasportato al Policlinico e sottoposto ad intervento chirurgico, è poi deceduto nella mattinata di domenica. Il 44enne è accusato di omicidio premeditato: secondo quanto riferito ai carabinieri, si sarebbe procurato la pistola trovandola per caso in campagna.

Il provvedimento di fermo nei confronti di Bartoli è stato eseguito dai carabinieri della Compagnia di Molfetta, dopo le rapide indagini coordinate dal sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Trani., Giovanni Lucio Vaira.

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