Omicidio Martimucci ad Altamura, pena ridotta per il presunto assassino
Savino Berardi è imputato per l'omicidio del calciatore, ucciso da un un ordigno esplosivo nel 2015
Pena ridotta da 30 a 20 anni in Assise per il 25enne Savino Berardi, imputato nel processo per l'omicidio del calciatore 27enne Domenico Martimucci, morto per le ferite causate dall'esplosione avvenuta il 5 marzo 2015 in una sala giochi di Altamura. Berardi è accusato di aver posizionato l'ordigno. Deve rispondere di strage aggravata dal metodo mafioso, omicidio volontario, sette tentati omicidi, porto e detenzione di esplosivi.
Confermata la condanna al risarcimento danni nei confronti delle parti civili: le due sorelle e i genitori di Martimucci, alcuni dei ragazzi feriti la notte dell'esplosione, Regione Puglia e Comune di Altamura. Riduzione di pena - da sei a quattro anni di carcere - anche nei confronti del 37enne Nicola Centonze, imputato nello stesso processo per un'altra vicenda relativa al presunto spaccio di droga. Per la strage sono attualmente imputati dinanzi alla Corte di Assise di Bari - che si riunirà nuovamente a settembre - anche altre due persone, Mario Dambrosio, fratello del defunto boss Bartolo, ritenuto il mandante dell'attentato, e il 21enne incensurato Luciano Forte, che - stando alle indagini dei Carabinieri coordinate dai pm Antimafia Renato Nitti e Giuseppe Gatti - accompagnò il sicario sul luogo della strage.