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Cronaca

Omicidio Petrone, forse una vendetta trasversale. L'appello del questore: "Chi sa collabori"

Gli investigatori non escludono nessuna pista, ma prende corpo l'ipotesi che l'esecuzione sia stata un 'avvertimento' per qualcuno molto vicino alla vittima

Un'esecuzione in perfetto stile mafioso, pianificata ed eseguita da killer professionisti per mandare un 'segnale' chiaro, un avvertimento, a qualcuno molto vicino alla vittima. Nelle indagini sull'omicidio di Gaetano Petrone,  il 43enne autista dell'Amtab assassinato domenica sera a San Girolamo, gli inquirenti non escludono pista. Ma l'ipotesi di una vendetta trasversale prende sempre più consistenza.

VENDETTA TRASVERSALE - A rafforzare la tesi sono soprattutto gli elementi raccolti dagli inquirenti sulla vita privata del 43enne: incensurato, una vita tranquilla, dedicata al lavoro e alla famiglia, mai nessuna frequentazione 'pericolosa', nessuna legame con la mala. Una persona perbene, insomma, ma uccisa secondo i canoni di una vera e propria esecuzione mafiosa. L'ipotesi, allora, è quella che Gaetano sia stato ucciso per colpe non sue, affinché il messaggio di avvertimento della mala potesse arrivare a chi di dovere. Qualcuno molto vicino alla vittima, che, ipotizzano gli investigatori, potrebbe aver avuto un ruolo nell'agguato a Felice Campanale, avvenuto lo scorso 25 agosto sempre a San Girolamo.

L'APPELLO AI CITTADINI: "COLLABORATE" - Intanto in Procura e in Questura si susseguono i vertici di istituzioni e forze dell'ordine per fare il punto sulle indagini e pianificare gli interventi di contrasto alla criminalità sul territorio. E nella giornata di ieri è arrivato anche l'appello del questore Domenico Pinzello, che ha invitato i cittadini a collaborare, fornendo qualsiasi informazione che possa tornare utile alle indagini e garantendo l'anonimato a chi deciderà di farlo. Pinzello ha annunciato inoltre che sarà rafforzata la presenza delle forze dell'ordine nei diversi quartieri - a cominciare da quelli teatro dei recenti fatti di sangue - con controlli, perquisizioni e posti di blocco.

IL VERTICE A ROMA - Intanto dell'emergenza criminalità esplosa a Bari in questi giorni si discuterà anche a Roma. Nel pomeriggio di oggi, alle 14.30, una delegazione di parlamentari eletti nella provincia di Bari incontrerà al Viminale i ministri dell'Interno Anna Maria Cancellieri e della Giustizia Paola Severino. Lo ha reso noto il deputato del Pdl, Alfredo Mantovano che ha chiesto gli incontri. Per domani alle 16 è stato anche concordato un appuntamento col vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti, a Palazzo dei Marescialli. "Ringrazio i Ministri e il Pres. Vietti - scrive Mantovano - per la sensibilità dimostrata e per la tempestività nel fissare ad horas gli incontri, da me chiesti per individuare gli strumenti e i rinforzi più adeguati a fronteggiare l'aggressione criminale che interessa da più settimane Bari e il suo territorio".

 

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