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Donna uccisa a Santeramo, "Lo zio non era sul luogo del delitto"

Così il gip motiva l'ordinanza di scarcerazione per il 44enne Bruno Baldassare, fermato sabato per l'omicidio della nipote Carmela Russi. Secondo il gip non ci sarebbero prove sufficienti a suo carico

Ripartono da zero le indagini per l'omicidio di Carmela Russi, la 36enne di Santeramo trovata morta venerdì scorso nella sua abitazione. Secondo il gip del Tribunale di Bari, che nei giorni scorsi ha scarcerato l'uomo, non ci sarebbero prove di colpevolezza sufficienti a carico dello zio della vittima, il 44enne Bruno Baldassarre, fermato il giorno seguente all'omicidio. L'uomo, che si era da sempre dichiarato innocente, nel corso degli interrogatori aveva anche fornito un alibi, che secondo il gip resisterebbe agli indizi raccolti dall'accusa. Nel provvedimento, inoltre, il giudice riporta stralci di testimoni che scagionerebbero l'uomo.

Per gli investigatori invece il 44enne avrebbe ucciso la nipote per motivi legati alla proprietà. La donna, infatti, avrebbe ricevuto in eredità dal nonno (padre del presunto omicida) l'appartamento in cui è stata trovata morta e in cui viveva accudendo l'anziano.

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