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Cronaca

Pista criminale o movente familiare? Omicidio Scaglioso a Catino, indagini serrate

Gli agenti della Squadra Mobile hanno lavorato tutta la notte. Effettuate prove stub: c'è un sospettato. Sequestrata una pistola. Il giallo dell'aggressione alla cognata, picchiata con un bastone

Sono stati al lavoro tutta la notte, gli investigatori della Squadra mobile di Bari, per cercare di mettere insieme gli indizi e raccogliere elementi utili a far luce sull'omicidio di Antonio Scaglioso, il 43enne ucciso lunedì pomeriggio in via Caravella a Catino.

L'agguato e il giallo dell'aggressione alla cognata

Antonio Scaglioso è stato ucciso da una raffica di colpi esplosi con una pistola semiautomatica. Sul luogo dell'agguato gli uomini della Polizia scientifica hanno recuperato una decina di bossoli. Almeno quattro i colpi che avrebbero raggiunto Scaglioso all'addome. L'uomo è stato freddato in strada, in prossimità della sua abitazione. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Negli stessi frangenti, in una zona poco distante, è stata trovata e soccorsa la cognata dell'uomo. La donna, alla guida della sua auto, presentava ferite da corpo contundente alla testa e al volto. Picchiata, presumibilmente con una mazza da baseball. Le condizioni della donna, trasportata in ospedale con un trauma cranico, non sono gravi.

Stub e perquisizioni, c'è un sospettato. Pista criminale o movente familiare?

Sul fatto che i due episodi siano collegati, gli investigatori sembrano non avere più dubbi. Ed è proprio questo il punto di partenza delle indagini per far luce sul movente dell'omicidio. La donna è stata ascoltata nella notte dagli agenti della Squadra mobile, insieme ad altre persone. Sono state effettuate perquisizioni, e prove stub (l'esame che consente di rilevare sostanze che indicano l'utilizzo di un'arma): ci sarebbe dunque un sospettato. E' stata anche sequestrata una pistola. Non l'arma che avrebbe ucciso l'uomo, ma che avrebbe comunque sparato. Forse - anche se sul punto non ci sono conferme - l'arma che il 43enne avrebbe potuto avere con sè. Al momento, la pista più accreditata sembra essere quella legata a questioni di carattere familiare. Ma non sarebbe del tutto scartata anche l'ipotesi di un omicidio maturato in ambienti criminali. Scaglioso era un tempo ritenuto uomo vicino al clan Piperis di Enziteto, ma i suoi precedenti sono considerati abbastanza datati.

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