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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Sciannimanico, l'ex collega a processo: mai incaricato nessuno del delitto

Roberto Perilli, imputato per l'omicidio del giovane agente immobiliare ucciso a Japigia nel 2015, ha rilasciato dichiarazioni spontanee scritte

Si è dichiarato "del tutto estraneo" al delitto, negando di aver mai 'commissionato' l'omicidio di Giuseppe Sciannimanico, il 28enne agente immobiliare ucciso in un agguato a Japigia il 26 ottobre 2015. Roberto Perilli, ex collega della vittima, imputato  dinanzi alla Corte di Assise di Bari per l'omicidio premeditato del giovane, durante l'udienza del processo ha rilasciato dichiarazioni spontanee scritte.

Perilli ha ammesso di essere rimasto deluso da Tecnocasa che, dopo 21 anni di affiliazione, non gli aveva più rinnovato il mandato per problemi di arretrati non corrispoti da parte di Perilli, e dalla decisione della società di aprire una nuova agenzia a pochi metri dalla sua, che sarebbe stata affidata, appunto, al giovane Sciannimanico.

Secondo le indagini della Squadra Mobile,  coordinate dal pm Francesco Bretone, movente del delitto sarebbe stata proprio la gelosia professionale nei confronti del collega che stava per avviare un'attività concorrente nella stessa zona.

Perilli ha ammesso di essersi lamentato della situazione con altre persone, tra cui Luigi Di Gioia (già condannato in abbreviato a 30 anni di reclusione come esecutore materiale dell’omicidio) ma ha negato di aver mai incaricato lui né altri del delitto. "Ho la coscienza pulita", ha concluso Perilli ribadendo la sua innocenza.

Chiusa la fase di dibattimento, il processo è stato rinviato al prossimo 5 marzo per la requisitoria e le discussioni delle parti civili. Il 19 marzo toccherà poi ai difensori. La sentenza è attesa per il 29 marzo.
 

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