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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Un ponte tra Puglia e Russia per "l'oncologia del terzo millennio": studi e progetti di ricerca nel campo della medicina nucleare

Sottoscritto il protocollo di cooperazione tra l’Università Sechenov di Mosca, l'agenzia nazionale russa Rosatom, la Rete oncologica pugliese, l'Uniba, l'Istituto Tumori Giovanni Paolo II e il Miulli di Acquaviva

Puglia e Russia unite non solo nel nome di San Nicola. Passa anche attraverso ricerca scientifica e sanità la collaborazione tra la nostra regione e la Federazione russa. Come preannunciato nei mesi scorsi, è stata sottoscritta questa mattina l'intesa tra la Sechenov University di Mosca, l'agenzia nazionale russa Rosatom, la Rete Oncologica Pugliese, l'Università degli Studi di Bari, l'Istituto Tumori Giovanni Paolo II e l'ospedale Miulli di Acquaviva.

Hanno apposto la loro firma sul Memorandum, che avrà la durata di quattro anni, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore della Rete Oncologica Pugliese Giammarco Surico, il direttore generale di Rosatom Healthcare Alexander Shibanov, la rappresentante dell’Università Sechenov di Mosca Marina Sekachev e il direttore ad interim di Isotope generale Boris Victorovich Akakiev.

“Gli scienziati russi hanno storicamente un know how importantissimo nella gestione dei radioisotopi – ha detto il Presidente Emiliano - i radioisotopi servono ad alcuni usi industriali o militari, ma servono anche in materia sanitaria. L'accordo che abbiamo firmato oggi con  l'Università Sechenov di Mosca, l’Università di Bari e Rosatom è evidentemente un accordo che può portare grandissimi vantaggi in termini di scambi di esperienze tra la sanità pugliese e quella della Federazione Russa”.

“Tutto questo è partito veramente dall'iniziativa di Roberto La Forgia – ha spiegato Emiliano – un pugliese che lavora per Rosatom e che conosceva bene le nostre esigenze, sapeva anche quello che avremmo potuto fare insieme. E così abbiamo iniziato con fiducia una relazione che poi si è consolidato tra le due Università e la Rete Oncologica Pugliese guidata da Giammarco Surico. Ci auguriamo – ha concluso il Presidente – che questo accordo possa portare innovazione tecnologica e prassi migliori. Semplificando, è importante fare le radioterapie con la minore invasività possibile, con la migliore precisione possibile, in modo tale da limitare i danni collaterali e migliorare la capacità terapeutica sui tumori”.

La sottoscrizione del Memorandum ha l’obiettivo di ragionare insieme sull’oncologia del terzo millennio e sugli sviluppi della ricerca e della medicina nucleare. L’ottica naturalmente è quella di stringere accordi bilaterali tra la Puglia e la Russia soprattutto in tema di utilizzo di radiofarmaci nella medicina nucleare. La Rosatom infatti è la più grande produttrice al mondo di radioisotopi.

“Nell’era della globalizzazione della medicina – ha aggiunto Giammarco Surico - i rapporti internazionali sono fondamentali. Noi abbiamo un modello, che è la Rete Oncologica Pugliese, che oggi sbarca anche a Mosca per mettere in connessione tra loro tutte le eccellenze. L’obiettivo è anche quello di creare un accordo scientifico, anche sotto il punto di vista aziendale, perché Rosatom è la prima volta che viene in Europa, che sigla un accordo con una Regione europea,con la Puglia. Per questo siamo molto orgogliosi di questi risultati. L'avevamo anticipato a Mosca ad aprile, oggi l'abbiamo realizzato a Bari con la sigla di questo protocollo d'intesa”.

“Noi speriamo di sviluppare la nostra collaborazione con l’Italia e in particolare con la Regione Puglia – ha aggiunto la rappresentante dell’Università Sechenov di Mosca Marina Sekachev - perché per quanto riguarda la medicina nucleare, la Puglia è il paese che maggiormente lavora nella direzione più promettente per lo sviluppo dell'oncologia”.

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