Operazione 'Agorà' contro il clan Strisciuglio: si costituisce 30enne
Il giovane era tra i destinatari dell'ordinanza che lo scorso 7 luglio ha portato in carcere 40 persone, ritenute affiliate al gruppo malavitoso barese
Era ricercato dai carabinieri in quanto figurava tra i destinatari dell'ordinanza relativa all'operazione'Agorà' contro il clan Strisciuglio, che martedì scorso ha portato all'arresto di 40 persone. Nei giorni scorsi Francesco Dammicco, 30 anni, ritenuto dagli investigatori affiliato al clan degli Strisciuglio, ha deciso di costituirsi presso la Casa Circondariale di Bari dove i militari del Nucleo Investigativo di Bari gli hanno notificato il provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini preliminari di Bari su richiesta della D.D.A. della Procura della Repubblica di Bari.
LE PRECISAZIONI DEL LEGALE - In merito alla notizia dell'arresto, riceviamo e pubblichiamo le precisazioni dell'avvocato Massimo De Iuliis, difensore di Francesco Dammicco. "Il mio assistito non era sfuggito agli arresti operati dai Carabinieri e ne' tanto meno era in fuga. Si trovava in effetti in una città del Nord dove tra l'altro aveva anche trovato lavoro da circa sei mesi. I carabinieri quando sono andati presso l'abitazione della madre a Bari hanno constatato la sua assenza e hanno redatto il verbale di vane ricerche. Lui contattato dalla madre e dal sottoscritto difensore di fiducia ha deciso di scendere il giorno successivo per poi costituirsi in carcere accompagnato dal sottoscritto. In carcere e non dai Carabinieri gli è stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare. Per la cronaca il giorno dopo c'è stato l'interrogatorio di garanzia dove ha chiarito la propria posizione e la totale estraneità al gruppo malavitoso. Vi chiedo di effettuare la rettifica alla notizia pubblicata dando atto della sua volontaria costituzione e quindi dell'assenza di fuga o di volontaria sottrazione alla misura coercitiva".
Il blitz dei carabinieri, a conclusione di un'indagine durata tre anni e coordinata dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari, ha portato in carcere 40 persone, ritenute affiliate al potente clan barese degli Strisciuglio e accusate a vario titolo di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio aggravato, rapina, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi e munizioni.
La lunga attività investigativa ha permesso di ricostruire le attività illecite del clan, che nonostante i duri colpi inferti dalla giustizia negli anni passati, continuava ad essere radicato in alcuni quartieri della città (come Bari vecchia, Carbonara, Libertà, Santo Pio) e anche in alcuni Comuni della provincia. Tra le attività principali del clan, le estorsioni - in particolare ai danni di imprenditori edili - e il traffico di droga, che veniva gestito in maniera relativamente 'autonoma' da due diversi gruppi riconducibili allo stesso sodalizio mafioso.