rotate-mobile
Cronaca

Arrestato nell'operazione 'Pilastro' e scarcerato: torna in carcere affiliato ai Di Cosola

Ad un mese dall'arresto, effettuato nell'ambito del blitz che aveva decimato il clan, il tribunale aveva accolto l'istanza di scarcerazione "per insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza" per il 23enne Michele Consalvo. Ma da ulteriori indagini sarebbero emersi nuovi elementi che hanno avvalorato il primo provvedimento

È tornato in carcere il pregiudicato 23enne di Ceglie del Campo, Michele Consalvo, il presunto affiliato al clan Di Cosola, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, con l’accusa di “associazione di tipo mafioso”.

Il giovane, arrestato dai Carabinieri lo scorso 21 aprile, a seguito dell’operazione “Pilastro”, che aveva di fatto decimato il clan Di Cosola, portando dietro le sbarre ben 64 affiliati, tra cui l’omonimo capoclan Antonio, fu scarcerato il mese successivo, dopo che il Tribunale di Bari aveva accolto l’istanza del riesame da lui proposta, annullando in parte l’ordinanza in questione, per insufficienza dei gravi indizi di colpevolezza.

I riscontri delle successive indagini, scaturite dalle circostanze riferite dai collaboratori di giustizia, che hanno intrapreso tale scelta dopo il blitz della primavera scorsa, avrebbero tuttavia ulteriormente avvalorato quanto già contestato con il primo provvedimento, ovvero la presunta affiliazione di Consalvo al clan Di Cosola, con il grado di terza o di quarta, con compiti operativi nel settore delle estorsioni sui cantieri, del narcotraffico e delle armi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestato nell'operazione 'Pilastro' e scarcerato: torna in carcere affiliato ai Di Cosola

BariToday è in caricamento