Ospedale Di Venere, la denuncia del M5S: "Chiuso accesso alla rianimazione dai reparti"
Il consigliere regionale Conca: "Da una settimana bisogna avventurarsi in un percorso alternativo. Situazione al limite dell'assurdo. Il continuo degrado è un'offesa a pazienti e dipendenti"
All'ospedale Di Venere è stato chiuso l'accesso dai reparti alla rianimazione con una "barriera per un cantiere non annunciato al piano rialzato nei pressi dell'edicola" a due passi dalla vecchia Neurochirurgia. A denunciare il problema è il consigliere regionale pugliese del M5S, Mario Conca, componente della III Commissione Salute: “Una situazione ai limiti dell’assurdo - spiega -. In pratica per poter accedere alla rianimazione è necessario avventurarsi in un percorso assurdo che gli stessi operatori non conoscono, passando dall'interno del pronto soccorso. Ci si chiede cosa potrebbe accadere se un paziente andasse in insufficienza respiratoria e avesse bisogno urgente di rianimazione e se sopravviverebbe ai venti minuti di giro infernale".
"E' davvero grave e sconcertante - prosegue Conca - lo stato di abbandono in cui versa la struttura, senza più una guida sanitaria adeguata e con una classe politica che ha evidentemente deciso di dismetterlo a vantaggio delle cliniche private circostanti. Abbiate almeno il coraggio di ammetterlo chiaramente, assistere a questo degrado costante - conclude - è un'ulteriore offesa a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini.”