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Cronaca

Oncologico, Gentile: "Nessuna crisi, Moschetta lascia per incompatibilità"

L'assessore regionale alla Salute smorza le polemiche dopo l'addio del direttore scientifico: "E' la legge che impone di scegliere tra questa carica, la professione o l'insegnamento". Il professore: "In 1 anno abbiamo raddoppiato la qualità della ricerca"

"Penso che sia giunto il momento di farla finita con questa tempesta di notizie negative su un istituto che per noi rappresenta la punta di diamante della rete oncologica di questa regione. Smentiamo ogni illazione e ogni pettegolezzo circolato in questi giorni". L'assessore regionale alla Salute, Elena Gentile, chiarisce, in conferenza stampa, la ragione delle motivazioni del direttore scientifico dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) Oncologico Giovanni Paolo II di Bari, Antonio Moschetta, ufficializzate nei giorni scorse ed effettive dal prossimo 1° maggio.

L'abbandono, è stato reso necessario da una sentenza del Consiglio di Stato che sancisce l'incompatibilità tra le cariche di direttore scientifico e l'esercizio della professione e della docenza universitaria. Gentile spiega che "il professore non va via perché l'Istituto è sul viale del tramonto. Dobbiamo prendere atto della sentenza. A mio parere però si dà poco peso e poca rilevanza alla direzione scientifica di un istituto, limitando la platea di attori per portare avanti le politiche scientifiche di un Irccs".  

Secondo l'assessore, "persino le dimissioni del direttore scientifico dovute a una sentenza diventa occasione per gettare ombre su un istituto che con fatica stiamo accompagnando verso un percorso di ottimizzazione delle attività scientifiche e di accoglienza". Gentile dunque rilancia l'impegno per la struttura d'eccellenza barese, definendosi anche "amareggiata per i ritardi del ministro della Salute Lorenzin sulla firma per il rinnovo" della qualifica di Irccs, attesa da circa 1 anno, dopo il parere positivo espresso dalla commissione che ha visitato la struttura di Poggiofranco nel 2013, ritardi che interessano anche la nomina dei direttori di altre importanti strutture scientifiche a Foggia e Castellaneta.

Il professor Antonio Moschetta, dopo le piccole turbolenze mediatiche delle ultime ore, si è definito "dispiaciuto aver causato un po' di polemiche. E' una scelta personale - ha aggiunto - La legge mi impone, a causa dell'incompatibilità di non poter fare il medico, il ricercatore e nemmeno di insegnare in un corso di laurea a titolo gratuito. Spero di dimostrare con i fatti semi sarà dimostrata la possibilità, di fare il ricercatore anche gratis all'Oncologico di Bari dove ho lavorato benissimo".

"In un anno - continua Moschetta - qui abbiamo raddoppiato il fattore di impatto della ricerca da 200 a 519, costruendo un parterre di professionisti di tutto rispetto. Abbiamo stipulato 49 contratti di ricerca, seppur precari, ma validi. Io credo che abbia tutte le chances di volare alto e scalare la classifica degli istituti italiani avendo come obiettivo principale la miglioria della cura e dei pazienti".

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