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Cronaca

La band dei medici suona per il concerto-omaggio agli operatori sanitari: tra i musicisti anche Lopalco

L'epidemiologo a capo della task force per l'emergenza Covid 'special guest' dell'evento (in diretta streaming) organizzato per la festa della musica all'ospedale San Paolo. 'Heroes' il primo brano eseguito, dedicato agli 'eroi' in corsia impegnati nella lotta al Coronavirus

Medici in concerto per uno speciale omaggio agli operatori sanitari. All'ospedale San Paolo la Festa della musica si è celebrata così, con una esibizione della rock band 'The sound of garage' (trasmessa in diretta streaming sul canale Fb della Asl Bari) composta da Antonio Sanguedolce (direttore della Asl di Bari) alla chitarra, Danny Sivo (voce e chitarra), Fabio Farina alla batteria e Max Sivo al basso.

Nel concerto di questa mattina anche due 'special guest': il professor Pierluigi Lopalco, capo della task force regionale per l'emergenza Coronavirus (che si è esibito alla chitarra ritmica) e il rianimatore Felice Spaccavento (alla tastiera), il cui appello a 'rispettare le regole' contro il Covid, lanciato a inizio marzo, aveva fatto il giro del web. E proprio con una dedica a chi ha combattuto in prima linea contro il Coronavirus si è aperto il concerto, con il brano 'Heroes'. A fare gli onori di casa, la dottoressa Angela Leaci, direttore medico dell’Ospedale San Paolo.

“Abbiamo subito aderito a questa iniziativa nazionale per rendere omaggio al lavoro che si è fatto in questi mesi in tutta Italia e in Puglia per ringraziare gli operatori sanitari. Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Oggi stiamo mandando un messaggio di ripresa un po’ per tutte le attività, comprese le manifestazioni musicali, cominciamo a vedere buoni risultati, ma non dobbiamo abbandonare l’attenzione”, ha commentato il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce.

“E’ un momento di leggerezza per sottolineare che siamo usciti da una fase molto dura – ha commentato il professor Lopalco - siamo qui a testimoniare la nostra vicinanza ai colleghi che si sono spesi senza riserve, come nessuno mai avrebbe potuto immaginare. Si sono sacrificati tutti – ha aggiunto l’epidemiologo – in alcuni casi hanno sacrificato addirittura se stessi. Per questo è doveroso dire grazie e la musica è il modo migliore per riprenderci la nostra normalità”.

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