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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Agosto, record di ricoveri negli ospedali baresi: San Paolo e Di Venere in tilt

Reparti sovraffollati, pazienti costretti a lunghe attese. La denuncia dell'Usspi: "Mancano persino le barelle"

Lunghe attese al pronto soccorso, stanze da quattro posti letto che arrivano ad accogliere fino a dieci pazienti, malati costretti ad un 'ricovero di fortuna' in corridoio o in sala di attesa. E' la situazione dei due maggiori ospedali baresi, il San Paolo e il Di Venere di Carbonara, in questo mese di agosto. Mese da sempre critico per la sanità, in cui l'aumento delle emergenze deve fare i conti con il personale ridotto a causa delle ferie e la cronica carenza di posti letto. Così accade che gli ospedali vadano in tilt, come accaduto al Di Venere e al San Paolo.

A denunciare la situazione particolarmente critica registrata nei due nosocomi baresi nelle settimane centrali di agosto è l'Usppi. Secondo i dati forniti dal sindacato, infatti, si sarebbe registrato un record di ricoveri che avrebbe letteralmente mandato in tilt le strutture.   "Negli ospedali Di Venere e San Paolo non ci sono più nemmeno le barelle per sistemare i pazienti – denuncia il segretario generale dell’Usppi Nicola Brescia - Da ferragosto ad oggi c’è stato un record di ricoveri che ha mandato in tilt i due grossi ospedali baresi. I numeri degli accessi nei due pronto soccorso parlano chiaro: una media di 6 mila pazienti al mese. Trovare un posto letto libero è impossibile".

All’ospedale San Paolo i reparti in maggiore difficoltà sarebbero pneumologia, medicina, ortopedia e cardiologia. Stessa situazione al Di Venere nei reparti di neurologia e chirurgia. L'ospedale carbonarese, tra l'altro, nel mese di agosto è stato costretto a sospendere i nuovi ricoveri per 24 ore  proprio a causa dell'esaurimento dei posti letto disponibili. “Non è più tollerabile - continua Brescia - vedere pazienti che come biglie in un flipper vengono rimbalzati da un ospedale all’altro per posti esauriti attacca Nicola Brescia dell’Usppi Puglia oppure in barelle abbandonate nei corridoi". Per il sindacato è necessario istituire una mappatura online dei posti complessivi.  

Una situazione che si riflette anche sull'efficienza del servizio 118. Spesso infatti i pazienti portati in ospedale dai soccorritori restano a lungo bloccati sulle barelle dell'ambulanza, costringendo così l'equipaggio a lunghe attese che gli impediscono di effettuare un nuovo intervento di soccorso. Secondo i dati forniti dall’ultima indagine conoscitiva avviata dalla Commissione Igiene e salute del Senato, le ambulanze “stazionano  troppo in ospedale”: sono circa 152 minuti per la Puglia, dove i pazienti arrivano a sostare fino a tre ore sulla barella dell’ambulanza.

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