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Cronaca

Famiglia travolta sul lungomare a Santo Spirito, il motociclista: "Ho cercato di frenare. Da quel giorno ho gli incubi"

Durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip il racconto del 20enne, ai domiciliari per omicidio stradale aggravato e lesioni: l'incidente è costato la vita al 47enne Gaetano De Felice, centrato in pieno mentre attraversava la strada sulle strisce con il figlioletto di sei anni, rimasto ferito

Ha riferito di aver provato a frenare, dopo essersi trovato davanti improvvisamente quell'uomo con un bambino in braccio, ma di non essere riuscito a evitare l'impatto. Nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, avrebbe in sostanza raccontato questo - come riporta l'Ansa - il 20enne barese ai domiciliari dallo scorso 5 agosto con l'accusa di aver travolto e ucciso, alla guida di una moto, il 47enne Gaetano De Felice, investito la sera del 29 luglio scorso a Santo Spirito, mentre attraversava il lungomare con in braccio il suo bimbo di sei anni, rimasto ferito. 

Il 20enne barese, agli arresti domiciliari, è indagato per omicidio stradale aggravato (senza patente e senza assicurazione) e lesioni. Assistito dall'avvocato Gianfranco Schirone, davanti al gip Giuseppe Battista ha ricostruito la sera dell'incidente, riferendo di essere stato alla guida dello scooter con un'amica coetanea a  bordo. "Da quel giorno ho gli incubi per il senso di colpa", avrebbe detto, come riporta ancora l'agenzia, il giovane. Ha riferito che era la seconda volta che usava quella moto acquistata pochi mesi prima e che aveva iniziato a frequentare la scuola guida, le cui lezioni però sarebbero riprese a settembre. Così, nonostante non avesse ancora la patente, aveva deciso di fare un giro. Dopo una curva sul lungomare avrebbe accelerato e a quel punto - il suo racconto- avrebbe visto sbucare tra le auto l'uomo. Avrebbe cercato frenare dopo aver abbagliato, ma senza riuscire a evitare l'impatto e finendo per travolgere l'uomo.

La difesa, riporta ancora l'Ansa, al termine dell'interrogatorio ha prodotto documentazione sanitaria e per il momento non ha presentato istanza di revoca della misura cautelare.


 

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