"Minacciati e aggrediti da un parcheggiatore abusivo a Torre a Mare: ci ha sguinzagliato contro il cane"
L'episodio, denunciato dalla vittima sulla bacheca Fb del sindaco Decaro, martedì scorso a Torre a Mare: al rifiuto di spostare l'auto, correttamente parcheggiata, l'abusivo avrebbe scagliato il suo cane contro l'uomo e la sorella
Aggrediti e minacciati di morte, a Torre a Mare, da un parcheggiatore abusivo. L'episodio risalente a martedì scorso è stato denunciato sulla bacheca facebook del sindaco di Bari, Antonio Decaro, da un cittadino. Il malcapitato, in compagnia della sorella, sarebbe stato avvicinato verso le 21 nel parcheggio pubblico adiacente un noto ristorante (presente nella zona tra via Paolo Gargano e via Trulli) da "un uomo fra i 50 ed i 60 anni, con canotta, pantaloni corti, capelli radi ed occhiali, accompagnato da una cane di grossa taglia privo di museruola".
Il parcheggiatore abusivo avrebbe intimato all'uomo di spostare la propria auto perché "doveva fare spazio ad un'altra auto". Al rifiuto dell'automobilista, il quale aveva correttamente posizionato la sua vettura nel parcheggio, l'abusivo avrebbe quindi reagito con insulti e minacce di morte nei confronti dell'uomo e della sorella. "Il grand'uomo continuava a far avanzare il cane (che iniziava ad agitarsi e abbaiare, vista l'atmosfera) verso di noi - continua l'uomo nel suo racconto su facebook - e gli ho quindi intimato di smettere di seguirci, altrimenti avrei chiamato un numero di emergenza. Specifico che eravamo ormai lontani dal parcheggio, ma l'uomo continuava a seguirci".
Il clima sarebbe diventato incandescente quando l'uomo ha tentato di chiamare aiuto tramite cellulare: alla vista del telefono, il parcheggiatore abusivo avrebbe nuovamente sferrato minacce e sarebbe poi passato dalle parole ai fatti, sguinzagliando il suo cane contro i due malcapitati. L'animale avrebbe colpito la donna, causandole un paio di graffi superficiali con le zampe.
"Siamo riusciti ad allontanarci dall'individuo e dal suo cane e chiamare il 112 - precisa l'aggredito - solo grazie a un gruppo di giovani donne con i loro figli (che ringrazio, di cuore, per il loro coraggio), che hanno praticamente circondato il soggetto difronte alla pro loco, gridandogli di smetterla, e permettendoci di raggiungere la piazza".
All'arrivo delle Forze dell'Ordine, l'aggressore si era ormai dileguato, facendo perdere le sue tracce. Non è stato, dunque, possibile identificare il presunto colpevole. L'inquietante frase "Io sto qui da trenta anni" rivolta dall'abusivo al malcapitato - come racconta ancora lo stesso cittadino - lascia intendere che possa essere un assiduo frequentatore delle zone. "Le chiedo - conclude l'uomo rivolgendosi al sindaco nella sua denuncia facebook - può, ancora oggi, una città, una società civile e basata sui valori della legalità, accettare che avvengano episodi simili e che rimangano impuniti?".