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Cronaca Japigia / Via Caldarola

Giardino di via Caldarola in preda ai vandali: vetri rotti, rifiuti e cestini divelti

Danneggiate le finestre dell'edificio all'interno dell'area verde, destinato a ospitare associazioni. Il M5S: "Servirebbe impianto di videosorveglianza". La proposta del Movimento: "Intitolare il parco a Pasquina Stramaglia"

C'è che si è divertito a lanciare pietre contro i vetri della palazzina destinata a ospitare attività e associazioni, altri invece hanno preferito portare via i cestini porta rifiuti: vandali in azione nel giardino di via Caldarola, costruito solo alcuni anni fa accanto al distributore di benzina Eni. Il parco venne realizzato grazie ai fondi del piano Pirp di Japigia e a un accordo con la multinazionale dell'energia che si sarebbe impegnata a garantire la manutenzione ordinaria per 10 anni.

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I raid, però, non rappresentano di certo la normalità: da un po' di tempo le finestre dell'edificio all'interno dell'area risultano pesantemente scheggiate. La mattina, inoltre, non è raro trovare cartoni di pizza, bottiglie e rifiuti lasciati da chi ha deciso di passare la serata seduti alle panchine. Un vero peccato, perché il giardino è frequentato con piacere da bambini e famiglie del quartiere, in una zona di periferia poco provvista di luoghi di svago. Il degrado è stato più volte segnalato anche dal M5S in Municipio I. Al momento, però, restano i vetri rotti e i cestini divelti: "Il problema è legato all'assenza di videosorveglianza - spiega il consigliere del Movimento in via Trevisani, Italo Carelli - . Le recinzioni sono basse e sono facilmente scavalcabili. I locali sono tenuti dagli anziani e dalla Multiservizi. Chi lo vive lo cura-. I problemi sono la notte. Forse potrebbe servire anche un migliore impianto di illuminazione".

Il Movimento, lancia anche una proposta, per intitolare il giardino a Pasquina Stramaglia, la bambina di 5 anni uccisa scomparsa nel 1979 e ritrovata morta un anno dopo, uccisa e gettata nel sottoscala di un edificio, a Japigia: "La bambina era del quartiere - afferma Carelli - e sarebbe bello in qualche modo mantenere viva la sua memoria per sensibilizzare la comunità ed educare tutti al rispetto dei più piccoli e delle donne".

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