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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Lama Balice, la denuncia degli ex dipendenti: "Il Parco è abbandonato"

A cinque mesi dalla scadenza del loro contratto, mai rinnovato, la denuncia dei 13 ex dipendenti che si chiedono che fine abbiano fatto le attrezzature acquistate e i fondi stanziati per il parco

L'area protetta di Parco Lama Balice, che si estende per quasi cinquecento ettari nel territorio tra Bari e Bitonto, da mesi versa in uno stato abbandono. E' la denuncia dei 13 ex dipendenti del parco, che da cinque mesi aspettano notizie del loro contratto a tempo determinato, scaduto il 28 febbraio scorso e da allora mai più rinnovato.

Una situazione paradossale secondo i lavoratori, visto che nonostante la nomina di un direttore, Carlo Latrofa, dirigente Servizio Ambiente Provincia di Bari, l'area resta comunque non fruibile da parte del pubblico e la situazione non accenna a sbloccarsi. Il Parco, dicono i dipendenti, versa in uno stato di abbandono, così come Villa Framarino, sede di una biblio-mediateca specialistica, ormai chiusa e inutilizzata come le attrezzature al suo interno, acquistate mediante l’utilizzo del finanziamento di cui al Programma Triennale di Tutela Ambientale (P.T.T.A.) 1994/96 Area “E” - “Sviluppo Occupazionale Ambientale nel Mezzogiorno”.

"Uno scandalo troppe volte denunciato ma che sembra essere caduto nel silenzio più totale - si legge in una nota diffusa oggi dagli ex dipendenti - Nulla si sa sulla stesura del piano e del  Regolamento del Parco, finanziati con 50.000 euro dalla Regione Puglia; tutto tace sui 3 milioni di euro a disposizione per il Parco per i quali la Provincia di BARI non ha mai compilato le schede progettuali per poterne usufruire, tutto tace da parte della Presidenza del Parco: Prof.ssa Maria Maugeri".

E la lista di sprechi denunciati va avanti: "Per non parlare della spesa di 199.000 euro per l’acquisto di elementi botanici , che non essendo stati  piantati non si sa che fine hanno fatto, cosi come il fuoristrada acquistato e depositato chissà dove, e l’autobotte? Chi si è impossessato di tutto questo? E tutti i libri dellla biblioteca del Parco, la strumentazione, il materiale scientifico, i macchinari e  le attrezzature agricole, a che destino sono andate incontro? Siamo sicuri che tutto è rimasto integro?".

"Nel cuore di tutti - conclude la nota - dei giardinieri, delle guide, degli amministrativi, dei visitatori, dei turisti,  delle scolaresche, il Parco continua a vivere con la speranza, che qualcuno intervenga, per evitare che la Regione Puglia, impegnata sul fronte dell’Ambiente e Occupazione, ancora una volta possa essere identificata come una grande fonte di finanziamenti che non scorrono a valle, ma che ritornano in cima".

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