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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lungomare Armando Perotti

Parco Perotti, dribbling tra buche ed erbacce. Decaro: "Interverremo sul prato, ma non possiamo fare molto"

Lo stato dell'isola verde è sempre più off-limits. I podisti: "Quanto costa passare il tosaerba?". Il sindaco risponde: "Lo faremo presto ma è bene ricordare che quel terreno non è più di proprietà comunale, anche se vogliamo salvaguardare il parco". Previsto un intervento di pulizia anche in via Caduti del 28 luglio 1943

La condizione in cui versa Parco Perotti  è sempre più al collasso. Nonostante sia uno dei punti di maggior ritrovo per podisti, amanti del footing e  bambini, lo stato generale del parco peggiora giorno dopo giorno. Nel tratto che da viale Imperatore Traiano costeggia i binari della ferrovia e porta verso il parco, lo spettacolo è quello di una landa abbandonata. Ad essere ammalorato è soprattutto il prato: sconnesso, con erbaccia cresciuta in modo irregolare e buche sparse qua e là.

“Vengo ogni giorno a correre – racconta Francesca G., 38 anni - E’ un posto bellissimo ma trascurato: per fortuna esiste il marciapiede che ci permette di fare attività fisica, ma fare stretching sul prato è pressoché impossibile”. Il popolo dei  podisti rimane fedele al Parco anche se inizia a prevalere un sentimento di scoramento: “Ma quanto costa passare un tosaerba?”, si chiede Massimo C., 45 anni.

Sul caso ha risposto il sindaco Antonio Decaro, oggi a lavoro insieme all’assessore Giuseppe Galasso sui cantieri aperti della città:  “Faremo una operazione di manutenzione ordinaria sul prato, ma è chiaro che non possiamo fare molto di più anche perché non è più un terreno di proprietà comunale”. “Interverremo anche sul campo di basket verificando lo stato del canestro  - continua il sindaco - . Capisco le difficoltà dei podisti, di  sicuro questa amministrazione tiene al Parco e farà di tutto per salvaguardarlo, anche se la collaborazione dei cittadini è essenziale”.

Parco Perotti, buche ed erbacce

Il neosindaco fa riferimento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo che nel 2012 ha sancito la restituzione  dei suoli ai legittimi proprietari (stabilendo nel contempo l’illegittimità della confisca dei terreni dove sorgeva il complesso residenziale Punta Perotti, ndr). Una decisione che l’anno scorso ha spinto i tecnici di alcune aziende proprietarie a confinare i suoli di loro appartenenza. L’area del Parco è ancora libera, in attesa di comprendere il destino di quella zona nel prossimo Piano Regolatore.

Intanto, su via Caduti del 28 luglio 1943, di fronte la chiesa di San Sabino, sullo spartitraffico che separa le due corsie è emergenza erbacce. I cespugli sono diventati rigogliosissimi, l’erba è tracimata dai marciapiedi e un ramo di un albero è crollato. “Allerteremo presto l’ufficio competente e faremo un intervento per ripristinare la situazione, anche se la potatura deve necessariamente essere svolta più avanti”.
 

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