Parco Perotti, iniziata la restituzione dei terreni ai proprietari
Al via la recinzione della Giem: via campetto da calcio, una parte della pista ciclabile e alcuni alberi. Melini (Pdl): "Perché il Comune non ha mai pensato all'esproprio?" Petruzzelli (Pd): "Un brutto passo indietro per la città"
Sotto una pioggia battente, stamattina, gli operai della Giem hanno iniziato i lavori per recintare alcuni terreni vicini a Parco Perotti. A seguito della sentenza della Corte europea dei diritti dell’Uomo, che ha sancito la restituzione dei suoli ai legittimi proprietari (stabilendo nel contempo l’illegittimità della confisca dei terreni dove sorgeva il complesso residenziale Punta Perotti, ndr), i tecnici dell’azienda sono dalle prime ore di stamattina a lavoro per confinare i suoli di loro appartenenza.
Il campo di calcio di via Caduti, di fronte alla Chiesa di San Sabino, sarà privato delle attrezzature. Verrà eliminata anche una parte della pista ciclabile, sradicati alcuni alberi e recintata l’intera zona. “Ci chiediamo perché il Comune non abbia mai proceduto ad un atto di esproprio di quei terreni” si domanda Irma Melini, consigliera circoscrizionale di Madonnella.
Le condizioni del Parco sono nel corso di questi mesi progressivamente peggiorate, sia sotto il profilo della manutenzione del verde che per quanto concerne i servizi (bagni e giostrine soprattutto). “Facciamo un passo avanti e due indietro verso una città che del verde ha molto bisogno come avrebbe bisogno di scelte oculate, non avventate e che non cavalchino solo l’onda della popolarità del momento senza preoccuparsi delle conseguenze”, commenta il candidato sindaco Pietro Petruzzelli.
Rimane ancora da comprendere cosa succederà nel prossimo futuro. Quando gli altri proprietari terrieri (famiglia Matarrese in primis) inizieranno a riprendere possesso dei suoli? Cosa ne sarà del Parco? Che progetto di riqualificazione dell’area si ha in mente? Materia da campagna elettorale (e non solo).
