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Cronaca

Telecamere, lotta ai parcheggiatori abusivi e strade illuminate: ecco il Patto per la sicurezza di Bari

A siglare l'intesa, il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, il sindaco Antonio Decaro, la Regione, la Prefettura. L'intesa consentirà di incrementare la prevenzione e il controllo del territorio, anche metropolitano

Più telecamere nei quartieri, contrasto ai parcheggiatori abusivi, rispetto del decoro urbano e un rafforzamento delle tutele per aree di pregio storico e artistico nel capoluogo pugliese: stamane, a Bari, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha sottoscritto assieme al prefetto Marilisa Magno, al sindaco Antonio Decaro e al vicepresidente della Regione Puglia Antonio Nunziante, il Patto per la Sicurezza Urbana e per la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata per il capoluogo e l'area metropolitana.

Cosa prevede il Patto

L'intesa consentirà di incrementare la prevenzione e il controllo del territorio, con l'obiettivo di prevenire criminalità e abusivismo, disponendo uno spiegamento di 'occhi elettronici' in base alle esigenze dei territori, Particolare risalto, nell'accordo, è dato alla lotta ai parcheggiatori abusivi e alla  prostituzione, con i daspo urbani e una maggiore sorveglianza entro un raggio di 300 metri da scuole, biblioteche, chiese, monumenti, litorale cittadino, ospedali e fiere.  Individuata anche un'area da sottoporre a particolare tutela compresa tra via Capruzzi, via Oberdan., lungomare da Pane e Pomodoro a corso Vittorio Veneto, via Brigata e sottovia Luigi Filippo, comprendente Madonnella, Murat, Bari Vecchia e gran parte del Libertà.

Previste anche azioni per migliorare la vivibilità delle periferie con interventi per ripristinare l'illuminazione e combattere le devianze minorili, in tutti i quartieri della città: "E' un patto importante - spiega il ministro Lamorgese - anche perché serve a dare maggiore sicurezza ai cittadini. Bari una città in cui si sta affermando sempre di più il turismo e dove vengono organizzati eventi importanti, a livello nazionale e internazionale. E' una città del Sud che può dare tanto. L'accordo affronta la questione della videosorveglianza e della movida nei quartieri. Per il prossimo anni vi sarà un lieve incremento delle Forze dell'Ordine, tenendo conto che aprirà la Questura della Bat e vi sarà una rimodulazione delle forze in campo".

La firma del patto è stata preceduta dalla riunione del Comitato Ordine e Sicurezza presieduto dal ministro e al quale hanno preso parte, oltre al prefetto Marilisa Magno, al sindaco Decaro e al vicepresidente regionale Nunziante, anche il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il procuratore di Bari Giuseppe Volpe e i vertici locali delle Forze dell'Ordine. Prima della riunione, il ministro ha salutato e ringraziato il prefetto Magno che da domani concluderà il suo incarico a Bari, cominciato a inizio 2017, per limiti d'età.

"Questa intesa - ha rimarcato Decaro - è legata a un percorso di lavoro durato 10 mesi. Non siamo più la Bari degli anni '90, con il Borgo Antico zona off limit per i turisti. Le cose sono cambiate. Nell'ultimo anni, tra l'altro, vi è stata una riduzione di tutti i reati ma non dobbiamo sottovalutare la percezione della sicurezza. L'idea è quella di prendersi cura dei luoghi attraverso illuminazione, videosorveglianza e il ripristino del decoro urbano". A ribadire il concetto, anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, a capo di un ente che sta gestendo il passaggio al nuovo numero d'emergenza unico 112, che dovrebbe essere attivo nei prossimi mesi, dando lavoro a 143 persone: "La nostra regione - ha dichiarato il governatore - si conferma capofila nella lotta alla criminalità, investendo 11 milioni di euro nell'antimafia sociale. Abbiamo fatto un lavoro straordinario negli ultimi anni". Il ministro e le autorità sono poi giunte a Santo Spirito per l'inaugurazione del centro sociale Artemisia, in una villa confiscata alla Mafia.

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