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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Martiri D'Otranto

Pedonalizzazione via Martiri d'Otranto, i residenti promettono battaglia

Da 15 giorni presso la sede del I Municipio in via Trevisani è possibile firmare una petizione contro la pedonalizzazione dell'area antistante il Redentore. I residenti lamentano problemi di viabilità e ordine pubblico

A partire dallo scorso 3 luglio l'area antistante la chiesa del Redentore al quartiere Libertà è stata interdetta al traffico per essere pedonalizzata.

Si tratta di un provvedimento sperimentale, e dunque temporaneo, che ha una durata complessiva di 60 giorni, ma che nell'intenzione del Comune è destinato a diventare permanenente.

Il cambiamento, pensato per tutelare la sicurezza dei numerosi bambini e delle famiglie che frequentano l'oratorio, ha prodotto effetti sulla viabilità: i sensi di marcia di alcune strade sono stati invertiti e diverse decine di posti auto sono stati soppressi. 

Sebbene in molti abbiano lodato l'iniziativa, il progetto di pedonalizzazione fortemente voluto dal sindaco Decaro, non ha incontrato il gradimento totale dei residenti per una serie di ragioni. In moltissimi lamentano la congestione delle vie interessate dai cambi di senso di marcia ed in particolare l'ulteriore riduzione dei posti auto, in un'area in cui da sempre è un'impresa trovare parcheggio. Il malcontento dei residenti, tuttavia, è anche legato a questioni di sicurezza e di ordine pubblico: al termine delle attività dell'oratorio, infatti, in molti denunciano una situazione di degrado e l'assenza totale di controlli.

Le lamentele e le perplessità dei cittadini sono state raccolte dai consiglieri municipali Franco Parisi (PD) e Michele Sciacovelli (NCD), i quali si sono fatti promotori di una petizione per contrastare il provvedimento. "Abbiamo già raccolto oltre 600 firme - racconta Parisi.- Ogni giorno 20-30 persone si recano qui in municipio per apporre la propria firma. E' un provvedimento concepito male che arreca danno ai residenti e che sta producendo già effetti indesiderati". 

"Quel posto la sera diventa terra di nessuno - continua il consigliere.- Vandali e delinquenti vi sostano fino a tarda notte rendendo impossibile la vita ai cittadini che abitano nei palazzi limitrofi. Inoltre in tanti hanno da ridire sull'ulteriore riduzione dello spazio per parcheggiare".

Parisi contesta inoltre il periodo scelto per sperimentare questa pedonalizzazione: "Fare una prova del genere durante i mesi estivi non ha senso. Bisognerebbe testare la chiusura dell'area quando le scuole sono aperte e sicuramente ci si renderebbe conto della ricaduta sul traffico". "Il sindaco sostiene di aver preso questa decisione su richiesta dei cittadini, ma mi piacerebbe capire realmente con chi ha parlato visto che tutti sono scontenti", conclude il consigliere, che non ha ancora ricevuto risposta alla lettera indirizzata al primo cittadino a proposito di questo tema.

Sulla questione abbiamo ascoltato anche il parere di alcuni residenti: "Sono favorevole alla pedonalizzazione nel periodo estivo per consentire le attività dei bambini ma limitatamente alle ore diurne - dice Anna, che abita proprio di fronte al Redentore.- La sera qui diventa un inferno i ragazzi fanno corse con i motorini nel tratto di strada chiusa e ci tengono svegli anche fino alle 3 del mattino. I vigili nonostante le tante chiamate non si fanno mai vedere". Dello stesso avviso il signor Umberto, pensionato che risiede in zona: "Pedonalizzare? Non ce la faranno, ci opporremo, io ho già firmato. Significa lasciare questo spazio in mano ai delinquenti. Di giorno ci sono i bambini, ma la sera?" Contraria anche una coppia di commercianti: "Sono aumentati caos e bivacchi e in più ci sono sempre meno posti auto".
 
E' evidente che il progetto di pedonalizzazione voluto dal Comune, divide i residenti in favorevoli e contrari. Intanto c'è una petizione che è possibile firmare al primo piano del Municipio 1 in via Trevisani 206, dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì. L'amministrazione comunale dovrà inevitabilmente tenerne conto e produrre al più presto un confronto con il consiglio municipale e i residenti della zona. 

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