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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Santeramo in Colle

Prima le minacce, poi la violenta aggressione a una coppia per farsi restituire il denaro della droga: 6 arresti

L'episodio è stato denunciato ai carabinieri da un uomo 50enne e dalla moglie 29enne, entrambi di Santeramo. La donna aveva acquistato droga per 2mila euro dalla banda

Tentata estorsione in concorso ai danni di due coniugi di Santeramo in Colle: è il reato che ha portato all'arresto - su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari - per sei residenti del comune barese, di 46, 33, 33, 30, 45 e 59 anni. Le indagini sono partite dopo la denuncia presentata alla Stazione dei carabinieri di Santeramo il 29 novembre scorso dalla coppia, un uomo di 50 anni e la donna di 29.

Il 50enne, che presentava vistose echimosi sul volto, ha spiegato agli agenti che poco prima di presentarsi in caserma, era stato aggredito da due soggetti a lui noti, poiché si era rifiutato di elargire somme di denaro riconducibili a debiti che la consorte aveva contratto tempo addietro per l’acquisto di droga. Tale episodio, era l’ultimo di una lunga serie di sopraffazioni e minacce che dal mese di ottobre scorso, i due coniugi avevano subito, in quanto erano stati avvicinati più volte, anche da altri soggetti che li avevano minacciati di morte se non avessero saldato il debito complessivo, che ammontava a circa 2mila euro. In un’occasione, gli aguzzini, a bordo di un’autovettura, avevano tagliato la strada all'auto in cui viaggiava la coppia, per poi chiedergli sotto la scorta delle minacce di recarsi in un’agenzia per il disbrigo delle pratiche automobilistiche, così da intestare ad uno di malfattori la loro vettura, pur di saldare il debito. In quell'occasione i due riuscirono però a fuggire, dileguandosi nel traffico.

Le immediate indagini, avviate dai Carabinieri sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bari, sulla scorta della minuziosa descrizione dei fatti da parte delle vittime, hanno consentito di ricostruire i singoli episodi, molti dei quali immortalati dai circuiti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nel territorio di Santeramo, le cui immagini, corroborate anche dalle dichiarazioni rese da persone a conoscenza dei fatti, hanno suffragato la versione delle vittime e portato all’emissione del provvedimento restrittivo che è stato subito eseguito dai militari. Dei sei indagati, di cui solo uno incensurato, due sono stati portati in carcere a Bari, mentre i restanti sono attualmente ai domiciliari. presso la Casa Circondariale di Bari, mentre i restanti quattro sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

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