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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Picchiato a sangue per il pizzo: imprenditore denuncia gli estorsori, otto arresti

In carcere sono finite otto persone, ritenute vicine al clan Di Cosola. Pretendevano che la vittima, un imprenditore edile di 41 anni, pagasse 1.500 euro al mese e rinunciasse ad un credito di 300mila euro

Prima le minacce, affinché si piegasse a pagare il pizzo. Poi il brutale pestaggio in un garage di Bitritto, per costringerlo a rinunciare al credito vantato nei confronti di un altro imprenditore. Due episodi distinti, ma collegati, avvenuti nel giro di pochi mesi, sul finire del 2013. Vittima un imprenditore edile di 41 anni, che però non si è arreso ai ricatti e alle violenze, e ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Così gli estorsori - otto persone ritenute vicine al clan Di Cosola - sono finiti in carcere.

IL TENTATIVO DI ESTORSIONE E IL PESTAGGIO - La prima richiesta di denaro arriva ad ottobre. L'imprenditore sta eseguendo dei lavori di ristrutturazione della facciata di una palazzina a Bitritto, quando riceve la visita degli estorsori. Pretendono 1.500 euro al mese per consentirgli di continuare a lavorare "tranquillo". Ma il 41enne non accetta: preferisce smantellare le sue attrezzature e abbandonare il cantiere. Passano un paio di mesi, e la banda torna a farsi viva. Questa volta, però, la vittima viene attirata in una vera e propria trappola. E' la mattina dell'8 dicembre. Un altro imprenditore (tra gli arrestati), che deve al 41enne un'ingente somma di denaro per lavori svolti in precedenza, chiede di incontrarlo. Gli dà appuntamento in un garage di Bitritto. Il 41enne ci va, convinto che si tratti di un incontro per discutere della faccenda del debito. Con lui c'è la moglie, che lo aspetta in auto. Ma all'interno del locale il 41enne trova ad attenderlo almeno una decina di persone (alcune non ancora identificate dagli investigatori), in parte le stesse che hanno già tentato di estorcergli denaro. La pretesa della banda è chiara: deve dimenticarsi dei 300mila euro dovuti dall'altro imprenditore. "Lui a te non deve più niente, quei soldi li deve dare a noi", gli dicono. La vittima si oppone, protesta. E allora scatta il pestaggio: calci, schiaffi, pugni. "Un episodio di una brutalità inaudita", dicono gli investigatori. La moglie dell'imprenditore, insospettita dai rumori, entra nel garage, e sotto i suoi occhi si consuma l'ultima parte del pestaggio. Ma nonostante le botte (mandibola fratturata, ecchimosi su tutto il corpo e lesioni ad un occhio con il rischio, non ancora scongiurato, di perdere la vista), l'imprenditore decide di non piegarsi. Due ore dopo, accompagnato dalla moglie, si reca nella caserma dei carabinieri di Bitritto: racconta tutto, dal primo tentativo di estorsione all'aggressione nel garage. Scattano così le indagini dei carabinieri del Nucleo Provinciale e Investigativo di Bari, che hanno portato agli arresti di oggi.

GLI ARRESTI - In carcere, su ordinanza del gip del tribunale di Bari su richiesta della Dda, sono finite 7 persone, tra i 20 e i 39 anni, di Ceglie e di Bitritto, ritenute vicine al clan Di Cosola. Un'ottava persona, inizialmente sfuggita alla cattura, si è costituita oggi pomeriggio in carcere a Bari. Le accuse per tutti sono di estorsione aggravata in concorso e lesioni personali gravissime. Tre degli arrestati sono sorvegliati speciali, ai quali viene contestata anche la violazione degli obblighi. Quattro degli arrestati sono invece incensurati: tra questi Vincenzo Di Cosola, 21 anni, figlio del boss Antonio. Tre degli arrestati sono stati bloccati dai carabinieri ieri, mentre si trovavano a pranzo in un ristorante di Bitritto per festeggiare il compleanno di uno di loro. -   I NOMI DEGLI ARRESTATI

"Forse un caso così grave non mi era mai capitato - ha commentato il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Bari che ha condotto le indagini, colonnello Fabio Ottaviani. "E' importante - ha sottolineato ancora Ottaviani - che questa persona abbia trovato il coraggio di entrare nella stazione dei carabinieri di Bitritto e denunciare".

*Ultimo aggiornamento ore 15.20

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